Confagricoltura Alessandria: Vendemmia 2020 con uve sane, quantità e qualità elevate

Stiamo seguendo con attenzione e dedizione, come ogni anno, l’andamento della vendemmia, quello che è l’appuntamento più importante dell’anno per la viticoltura, che nella nostra provincia vanta un numero elevato di varietà di uve in oltre 10mila ettari coltivati da più di 2000 aziende vitivinicole.

Molte di queste sono associate a Confagricoltura. E non mancano grandi brand del panorama nazionale e internazionale. In altre parole, la viticoltura alessandrina è un fiore all’occhiello per il territorio, simbolo di eccellenza e volano per l’agroalimentare e per il turismo locale dichiara il presidente di Confagricoltura Alessandria, Luca Brondelli di Brondello.

L’annata – chiarisce Confagricoltura – era iniziata con abbondanti piogge in primavera. A seguire il caldo ha fatto partire velocemente il germogliamento delle viti: oggi l’anticipo vegetativo, rispetto all’anno scorso, è di circa una settimana.

ALTA LANGA
In questi giorni si vendemmia Pinot nero e Chardonnay per la produzione dello spumante a denominazione d’origine controllata e garantita Alta Langa.

Giulio Bava, presidente del Consorzio Alta Langa Alte Bollicine Piemontesi, ha dichiarato a Confagricoltura: “Per la nostra denominazione la vendemmia 2020 è in anticipo rispetto allo scorso anno e ai tempi normali, ma nulla a che vedere rispetto alle due settimane di anticipo della fioritura. A parte qualche caso anomalo già raccolto, il 17 agosto si è potuto considerare come l’avvio ufficiale della vendemmia in Alta Langa nelle vigne meglio esposte. I primi grappoli di Pinot nero sono già arrivati nelle cantine, ma le esposizioni e le diverse altitudini delle vigne sgraneranno nel tempo il raccolto, lo Chardonnay, come di consueto, arriverà dopo”.

Le uve sono sane, belle, equilibrate tra maturità e forza acida, anche se quest’ultima sta rapidamente calando con il calore di questi giorni.
La quantità prevista è superiore allo scorso anno sia per resa in vigna che per quella in mosto, si rispetteranno comunque i massimali previsti dal disciplinare.

Si evidenzia la continua diffusione del problema ormai cronico della flavescenza dorata che compromette i vigneti di Chardonnay, mentre non si riscontrano altre fitopatologie diffuse, ma problemi localizzati più legati alle pratiche colturali e alle avversità metereologiche.
“Per l’Alta Langa, che è la prima delle denominazioni raccolta in Piemonte, non si registrano grossi problemi di reperimento della manodopera perché non si sovrappone alla vendemmia di altre varietà” ha commentato il presidente del Consorzio, Giulio Bava.

Non ci sono scorte di prodotto sfuso tutto è stato imbottigliato in primavera e non esiste un mercato per il vino sfuso tanto più in questo momento dell’anno; le quotazione dell’uva mantengono i valori dello scorso anno e il Consorzio non ha ritenuto di suggerire variazioni al valore dell’uva.

MOSCATO
Giacomo Pondini, direttore del Consorzio Asti DOCG, interloquendo con Confagricoltura ha affermato: “Le aspettative riguardo le uve Moscato Bianco per Asti Spumante e Moscato d’Asti della vendemmia 2020 sono sicuramente positive, sia per la qualità che per la quantità, in linea con i parametri richiesti nel disciplinare. Innanzitutto perché non si sono registrate fitopatologie rilevanti: casi sporadici di oidio che nel complesso non vanno ad inficiare il quadro qualitativo generale. Due casi limitati grandine, nelle giornate del 10 e del 20 agosto, hanno interessato in modo marginale rispettivamente le zone di Nizza Monferrato e Santo Stefano Belbo”.

Nel complesso la maturazione dell’acino è avvenuta in modo costante e graduale, presupposto fondamentale per l’espressione aromatica del nostro vitigno.
Si prevede una raccolta vicina al milione di quintali di uva Moscato Bianco per Asti e Moscato d’Asti, che partirà negli ultimi giorni di agosto.

Vendemmia che per gli associati del Consorzio sarà sicuramente più complessa del solito dal punto di vista del reperimento della manodopera, non potendo, causa limitazione agli spostamenti dalle altre nazioni dovuta al Covid 19, ricorrere a personale estero specializzato. Con il rispetto del periodo di quarantena e delle altre misure precauzionali le aziende potranno comunque ricorrere alla manodopera estera, garantendo però la prevenzione e, a fronte di eventuali positività, collaborando con tutti i soggetti coinvolti nella gestione del personale per le dovute comunicazioni. Laddove la raccolta avviene meccanicamente il problema ovviamente non si pone.

“Covid 19 che condiziona inevitabilmente anche il fronte delle vendite – ha sottolineato Pondini – da un lato la situazione riguardante le vendite di Asti e Moscato d’Asti, a livello mondiale, nella prima parte dell’anno, ha fatto registrare un incremento del 4% rispetto al medesimo periodo 2019. Dato determinato dalla crescita delle vendite in grande distribuzione dell’Asti, mentre risulta in leggero calo il Moscato d’Asti, anche a livello Italia, trovando nell’Horeca il proprio canale di vendita preferenziale, canale di cui tutti conosciamo le attuali difficoltà”.

La tendenza è confermata anche dalla consegna delle fascette sostitutive dei contrassegni di Stato, altro indicatore dell’andamento di mercato, gestita direttamente dal Consorzio nei confronti di tutti gli imbottigliatori. Dal dato si evidenzia, fino al mese di luglio, una crescita dell’8% per l’Asti rispetto al solito periodo del 2019, mentre il Moscato d’Asti rimane sui soliti quantitativi del 2019.

BRACHETTO
“Il quantitativo di uva che sta giungendo a maturazione è nella media, paragonabile al 2018, ma in aumento del 10% circa sulla campagna 2019, decisamente scarsa dal punto di vista produttivo. La qualità delle uve è buona e le gradazioni dovrebbero essere in aumento rispetto a quelle dello scorso anno” ha commentato il presidente del Consorzio Tutela Vini d’Acqui, Paolo Ricagno, sentito da Confagricoltura Alessandria.

L’uva brachetto è di buona qualità e si sta aspettando la completa maturazione dei grappoli mentre la produzione dei vigneti 2020 sembra essersi attestata su livelli normali.

Per quanto concerne le problematiche fitopatologiche e tecniche specifiche dell’annata 2020, ve ne sono state diverse e gravi e sono arrivate in vigneto in epoche e modalità diverse. Per quanto riguarda la flavescenza dorata il Consorzio ha notato una diminuzione del fenomeno. Al contrario il mal dell’esca è stato un flagello che, da giugno, ha colpito duramente causando un buon 30% di danni nelle viti che sono morte e dovranno essere sostituite. In questo senso Ricagno pensa che debba essere avviata una riflessione che porti a trattamenti specifici contro questa fitopatologia. Da luglio in poi si sono susseguite altre patologie come lo oidio, che ha danneggiato poco, e la peronospora che, invece, dopo i forti temporali e le bombe d’acqua che hanno investito le vigne, è stata un vero disastro.

I coltivatori ora rischiano di trovarsi in una situazione quanto mai scomoda, con una produzione che rileva proiezioni in diminuzione e costi di gestione, al contrario, in aumento dovuti ai nuovi trattamenti per preservare la vite dalle fitopatologie più aggressive. 
“Per fortuna il 30/40% degli associati si è convinto che il futuro della viticoltura sarà la meccanizzazione della raccolta che, a fronte dei lavori di modifica dei filari che devono accogliere le macchine vendemmiatrici, comporta costi medi che arrivano alla metà rispetto a quelli della forza lavoro manuale.

Siamo a 400/450 euro a ettaro per la vendemmia meccanizzata. Chi si affida alla raccolta manuale, quest’anno, oltre ai soliti problemi di messa in regola degli addetti e di costi di assunzione e contribuzione, avrà a che fare con gli intoppi nel reperire operatori. Prevedo una vendemmia un po’ più lunga del previsto. Inoltre, faccio notare che i costi della raccolta manuale incidono su redditi agricoli che in Piemonte non raggiungono quelli dei colleghi vignaioli di altre regioni. In Piemonte, parlando di denominazioni diffuse e con produzione da decine di milioni di bottiglie, al massimo si arriva a qualche migliaia di euro/ettaro del Moscato bianco per Asti Spumante e Moscato d’Asti DOCG” ha asserito Ricagno.

Come filiera del Brachetto è stata avviata la distillazione ed eliminato la giacenza di 48 mila ettolitri, che avrebbe potuto recare instabilità a un mercato già non particolarmente attivo. “Per il futuro è difficile fare previsioni. L’emergenza Covid ha avuto contraccolpi notevoli su vari canali distributivi. Non sappiamo come i mercati e i clienti reagiranno da settembre in poi. È in questo clima di estrema incertezza che ci avviamo alla vendemmia 2020” ha concluso il Presidente del Consorzio Tutela Vini d’Acqui.

 

 




Carrello della spesa più caro. Confagricoltura Alessandria: i prezzi all’origine sono però ancora in calo

Aumentano i prezzi dei prodotti alimentari al consumatore, ma diminuiscono quelli pagati agli agricoltori: la forbice incide pesantemente sulle tasche degli italiani e sul settore primario”.

Il presidente di Confagricoltura Alessandria, Luca Brondelli, riprende l’analisi degli uffici confederali sui dati diffusi dall’Istat e sottolinea come negli ultimi mesi i prezzi nelle campagne siano stati sempre più compressi, mentre le filiere alimentari abbiano aumentato quelli al consumatore rispetto allo scorso anno, con un incremento continuo delle quotazioni che è rallentato soltanto negli ultimi due mesi, mantenendo comunque l’andamento in crescita.

Il costo del carrello della spesa è aumentato del 2,8% a maggio 2020 in confronto allo stesso mese del 2019, e del 2,7% a giugno 2020, ma i prezzi all’origine sono diminuiti rispettivamente del 3,5% e dell’1,7% nello stesso periodo.

Confagricoltura ha inoltre preso in considerazione il solo 2020, da gennaio ad oggi: dall’analisi emerge che i prezzi all’origine dei prodotti agricoli hanno registrato, mese dopo mese, una riduzione continua. E questo mentre da gennaio a maggio (ultimo mese con dati disponibili) i valori dei prodotti alimentari al consumo hanno avuto aumenti in successione.

“Il fenomeno deve far riflettere – avverte Brondelli ribadendo i concetti già espressi dal presidente nazionale Giansanti – questo andamento divergente fra prezzi alla produzione e prezzi al consumo denota un’evidente problema organizzativo e distributivo nella filiera agroalimentare che penalizza fortemente, oltre ai consumatori finali, le imprese agricole in termini di redditività, creando squilibri di assoluto rilievo”.

Altrettanto preoccupanti sono poi alcune promozioni di questi giorni, proposte da grande distribuzione-discount, che mettono in commercio frutta italiana a un centesimo al chilogrammo, procurando un danno economico e soprattutto di immagine al comparto agricolo che è uno dei fiori all’occhiello del Made in Italy a tavola. Svendere sottocosto i prodotti agricoli rappresenta un paradosso inaccettabile che vanifica le azioni di promozione della qualità che il mondo agricolo propone costantemente.

“Il settore primario italiano assicura alta qualità e sicurezza alimentare – commenta il presidente di Confagricoltura Alessandria – E’ indispensabile trovare l’equilibrio che riconosca il lavoro degli agricoltori, remunerandoli, e garantisca il giusto prezzo ai consumatori che scelgono la qualità italiana”.

 




Confagricoltura: “L’autunno caldo si combatte su due fronti: aiutare le famiglie e rafforzare le imprese”

L’autunno della ripartenza si preannuncia difficile dal punto di vista economico. In Italia la povertà continua a crescere. Lo evidenzia l’ultimo rapporto del centro studi di Confagricoltura.

La povertà assoluta, nell’ultimo decennio, è cresciuta del 60%, pur avendo registrato, lo scorso anno, un trend in diminuzione del 9% in confronto al 2018, ma l’effetto Covid, sottolinea l’indagine, fa prevedere un incremento del 30%, rispetto all’anno precedente.

“L’agricoltura – rimarca Luca Brondelli, presidente di Confagricoltura Alessandria – ha confermato, nella difficoltà, la sua primaria importanza. E’ il settore che ha licenziato di meno, ricorso in modo minore alla cassa integrazione, offrendo opportunità a chi era rimasto senza lavoro attenuando così, almeno in parte, il disagio sociale. Il terzo e, in particolare, il quarto trimestre dell’anno, assorbono infatti molta manodopera per operazioni come la vendemmia, la raccolta di pomodori, olive e frutta. Ma non basta”.

“E’ fondamentale impegnarsi per la ripresa economica del Paese. Per far questo – continua il Presidente di Confagricoltura Alessandria – occorre agire su più fronti. E’ sacrosanto, come sta facendo il governo, avviare misure immediate per sostenere le famiglie. La tenuta del tessuto sociale, però, va di pari passo con la tenuta di quello produttivo. Occorre investire sulle imprese e sul lavoro, per creare le condizioni per far ripartire economia e occupazione, senza dimenticare l’export”.

“Per evitare che, in autunno, esploda la bomba sociale è indispensabile – conclude Brondelli – il contributo dell’agricoltura che, per quasi per il 90% degli italiani, sarà il motore della ripresa. Ma serve agire presto, accompagnando i provvedimenti tampone a misure che rafforzino le imprese, riducendo gli oneri sociali e riconquistando quote nel commercio mondiale, provato da dazi. Un primo passo è il “piano indigenti” da 250 milioni di euro, contenuto nel decreto rilancio, che da un lato fornirà una risposta ai bisogni primari delle persone, dall’altro aiuterà a riequilibrare un mercato interno asfittico”.




Recovery Fund, Confagricoltura Alessandria: grande risultato, ma le risorse per l’agricoltura calano in termini reali

Un grande risultato non solo per l’Italia, ma per il rilancio dell’economia europea, il sostegno all’occupazione e per la salvaguardia del mercato unico”.

E’ il commento del presidente di Confagricoltura Alessandria, Luca Brondelli di Brondello, sull’esito del Consiglio europeo che ha approvato il piano straordinario “Next Generation EU” e il bilancio della Ue per il periodo 2021- 2027.

“Per la PAC, le risorse assegnate per il periodo 2021 – 2027 aumentano rispetto alle proposte originarie della Commissione del maggio 2018; rileviamo tuttavia che saranno comunque inferiori, in termini reali, a quelle messe a disposizione per il periodo in scadenza alla fine di quest’anno. L’aspetto negativo dell’intesa raggiunta tra i capi di Stato e di governo – sottolinea il Presidente di Confagricoltura – è costituito dalla conferma del processo di convergenza tra gli importi dei pagamenti diretti erogati nei diversi Stati membri, la cosiddetta ‘convergenza esterna’.

E’ una scelta contraria ai principi dell’economia, perché vengono ignorati i divari esistenti a livello nazionale in termini di costi di produzione e potere d’acquisto”.

“E’ decisamente positiva la scelta che ha accolto le richieste di Confagricoltura di non rendere obbligatorio il taglio dei pagamenti diretti alle imprese di maggiore dimensione che producono per il mercato e più integrate con le altre parti della filiera agroalimentare. Con l’approvazione del bilancio pluriennale – conclude Brondelli – può essere finalizzato il regolamento che rinvia di due anni l’entrata in vigore della nuova PAC.

La proroga dovrà essere finalizzata a verificare quelle che sono le scelte migliori da fare per la sovranità alimentare alla luce del quadro di grandi incertezze che caratterizza le prospettive del settore agricolo: dall’impatto della pandemia, alla situazione del commercio internazionale, fino al futuro delle relazioni commerciali tra la Ue e il Regno Unito”.




Intervento della Germania su sovranità alimentare. Brondelli: messaggio innovativo alla vigilia del semestre tedesco

La pandemia Covid-19 ha fatto prendere coscienza dell’importanza che riveste l’autosufficienza alimentare degli Stati membri e dell’intera Unione europea. Va posta maggiore enfasi sulla produzione interna per ridurre la dipendenza dalle importazioni.

E’ il messaggio lanciato dalla ministra tedesca dell’agricoltura, Julia Klockner, e dalla sua omologa austriaca, Elisabeth Kostinger.

“E’ un intervento innovativo di grande importanza – dichiara il presidente di Confagricoltura Alessandria, Luca Brondelli – che può aprire una stagione nuova per l’agricoltura dell’Unione”.

“Dal prossimo 1° luglio, la Germania assumerà la presidenza del Consiglio Ue e durante il semestre tedesco sarà approfondito, in vista di una decisione, il negoziato sulla riforma della Politica Agricola Comune (PAC). La proposta in discussione, presentata nel giugno 2018, non risulta più adeguata per un settore che ha assunto una rilevanza sistemica” sottolinea il Presidente di Confagricoltura Alessandria.

“Le due ministre hanno precisato che non vanno limitati gli accordi e le relazioni commerciali. Il settore agroalimentare italiano ha bisogno di mercati aperti – rileva Brondelli – ma la dipendenza dalle importazioni non deve diventare eccessiva. Per le proteine vegetali, ad esempio, la dipendenza dai Paesi terzi supera il 90%”.

“La sovranità alimentare ha importanti e diretti risvolti di natura economica. In occasione dei recenti Stati Generali dell’economia ho evidenziato che ogni punto percentuale di crescita della produzione agricola vale 2 miliardi di euro. La filiera agroalimentare – conclude Brondelli – è in grado di dare un significativo contributo alla ripresa economica duratura e sostenibile sotto il profilo sociale, ambientale e dell’efficienza energetica. Ci aspettiamo, quindi, che le potenzialità del settore siano adeguatamente considerate nel Piano nazionale per le riforme che sarà alla base del ‘Recovery Plan’ italiano, da finanziare con i fondi straordinari della UE”.




Agricoltura sociale: quinta edizione del bando di Confagricoltura e Onlus Senior. In palio 120.000 euro

Al via la quinta edizione del bando nazionale “Coltiviamo Agricoltura Sociale”, indetto da Confagricoltura con la Onlus Senior – L’Età della Saggezza, insieme, per il secondo anno consecutivo, a Reale Foundation (la fondazione corporate di Reale Group), in collaborazione con la Rete Fattorie Sociali e l’Università di Roma Tor Vergata.

Il bando mette in palio tre premi da 40.000 Euro ciascuno, a copertura totale dei costi, per altrettanti progetti innovativi di Agricoltura Sociale: due premi sono erogati dalla ONLUS Senior – L’Età della Saggezza e uno da Reale Foundation.

A testimoniare l’importanza che i proponenti ripongono nella formazione in questo settore, ai tre progetti selezionati sarà assegnata una borsa di studio per la frequenza alla 6° edizione del Master di Agricoltura Sociale all’Università di Roma Tor Vergata.

La borsa di studio può essere utilizzata dal vincitore o da una persona che lui stesso indicherà a patto che sia direttamente collegata al progetto o all’organizzazione vincente.

Nei primi quattro anni il bando ha raccolto centinaia di proposte progettuali, a conferma della crescita del comparto e della capacità di dare risposte concrete a esigenze reali, dialogando attivamente con interlocutori pubblici e privati.

I progetti vincitori, seguiti direttamente da Confagricoltura e da Onlus Senior sin dalle prime edizioni, hanno assunto nel tempo contorni di stabilità e continuità operativa, avvalorando gli obiettivi del concorso.

Al bando possono partecipare imprenditori agricoli e cooperative sociali o associazioni di più soggetti, a patto che il capofila sia uno delle prime due categorie, con progetti dedicati a minori e giovani in condizione di disagio sociale, anziani, disabili, immigrati che godano dello stato di rifugiato o richiedenti asilo.

Le proposte devono riguardare una o più delle seguenti aree: l’inserimento socio- lavorativo di persone con disabilità o svantaggiate e di minori in età lavorativa inseriti in progetti di riabilitazione e sostegno sociale; le prestazioni e le attività sociali di servizio per le comunità locali che utilizzino le risorse dell’agricoltura per sviluppare le capacità delle persone; i servizi a supporto delle terapie mediche, psicologiche riabilitative; l’educazione ambientale e alimentare, la salvaguardia della biodiversità, la conoscenza del territorio mediante le fattorie sociali e didattiche.

Un’equilibrata presenza di genere nell’individuazione del target e nella realizzazione delle attività sarà valutata positivamente, così come la collaborazione con i servizi socio-sanitari e con gli enti pubblici competenti per territorio.

La scadenza per la presentazione dei progetti è fissata al 15 ottobre 2020.

Sulla piattaforma  sarà poi possibile conoscere nel dettaglio tutti i progetti partecipanti. Per la selezione dei vincitori sono previste due fasi distinte: una votazione online e una valutazione di merito.

I 30 progetti che avranno ottenuto il maggior numero di preferenze accederanno alla fase di valutazione da parte di una Commissione di Esperti.

Il Bando mira a promuovere tutte le idee innovative di Agricoltura Sociale dando spazio alla società civile coinvolgendola nella votazione. Resta ferma l’assegnazione di un punteggio aggiuntivo per i tre progetti più votati che andrà a sommarsi alla valutazione di merito espressa dalla Commissione di Esperti.

I vincitori saranno decretati dalla giuria entro la fine di dicembre 2020. I tre progetti dovranno essere realizzati entro fine ottobre 2021.

Tutte le informazioni e i dettagli relativi al bando sono disponibili sul sito

Sempre in questo ambito Reale Group e Confagricoltura hanno concretizzato anche un altro progetto, AGRIcoltura100, che vuole promuovere il ruolo dell’agricoltura nella crescita sostenibile e nel percorso di rilancio del Paese, premiando le imprese che hanno adottato soluzioni o promosso iniziative per migliorare la sostenibilità ambientale, sociale ed economica loro e della comunità in cui operano.