Finanza agevolate, Confartigianato Cuneo incontra le imprese in Valle Bormida

Confartigianato Cuneo, in collaborazione con l’amministrazione comunale di Saliceto, ha organizzato in incontro, libero ed aperto a tutte le imprese, per il prossimo lunedì 17 febbraio, ore 20.30, presso la Sala Polivalente del Palazzo comunale di Saliceto (Piazza Carlo Giusta, 4).

All’incontro sono invitati in particolare gli artigiani e gli imprenditori della Valle Bormida, dei Comuni di Saliceto, Monesiglio, Camerana, Gorzegno, oltre che dei Comuni di Gottasecca, Prunetto, Mombarcaro, Montezomolo, Priero.

Dopo i saluti del Presidente della Zona Sergio Rizzo, introdurrà la serata Giorgio Felici, Presidente Regionale e Vicepresidente Vicario di Confartigianato Cuneo, che illustrerà missione e funzioni di Confartigianato.

In seguito, Roberto Maero, dell’Area Credito, approfondirà le opportunità e le possibilità collegate alla finanza agevolata, all’accesso al credito e alla partecipazione a bandi per le attività economiche.

Infine, Ileana Piccinelli, Coordinatrice sindacale e Responsabile della zona di Ceva, illustrerà gli adempimenti connessi agli ormai noti obblighi relativi a fatturazione elettronica e corrispettivi elettronici (scontrini e ricevute fiscali), presentando le soluzioni ideate da Confartigianato Cuneo per permettere alle imprese di ottemperare agli obblighi normativi in modo facile, veloce e conveniente.




Confartigianato Cuneo: Imprese artigiane, in provincia ne nascono sempre meno

«Il trend negativo nella dinamica della nascita di nuove imprese artigiane in provincia fa riflettere ma, soprattutto, deve far riflettere il mondo delle Politica e delle Istituzioni».

Così Luca Crosetto, presidente territoriale di Confartigianato Imprese Cuneo, l’organizzazione più rappresentativa dell’artigianato e della piccola a media impresa in provincia Granda, seconda in Italia per numero di Associati con oltre 9.000 aderenti, commenta i recenti dati elaborati dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio sul comparto.

L’elaborazione evidenzia come, seguendo una serie che perdura da 8 anni, anche nel 2019, le imprese artigiane che hanno cessato la propria attività sono, seppur di poco, superiori ai nuovi avvii. Il tasso di crescita ha infatti segno negativo e si attesta su un -0,99%.

«Il dato va letto nel contesto globale, – aggiunge Crosetto – posto che in generale l’intero tessuto imprenditoriale locale ha visto chiudere il 2019 con un tasso di crescita del -0,91%. È pur vero che, come ripetiamo da tempo, sono proprio le piccole e medie imprese le realtà che più hanno patito la crisi e che più, in taluni contesti, stanno faticando a riprendersi».

«Indubbiamente, – prosegue Crosetto – per fisiologica costituzione, le imprese artigiane trovano nella loro peculiare “piccola dimensione” un aspetto di debolezza, ma, dall’altro lato, è proprio questa particolarità a costituire elemento caratterizzante, differenziante e, a nostro modo di vedere, di maggior valore rispetto ad altre realtà».

L’Ufficio Studi di Confartigianato evidenzia infatti come la piccola impresa rappresenti una componente fondamentale non solo per il tessuto economico provinciale, ma in generale per l’intero territorio e la comunità locale.

Le “microimprese” (fino a 10 addetti) ammontano a 43.810 unità, quasi il 95% del totale delle imprese. Un comparto importante, che produce ricchezza e genera occupazione: le microimprese occupano 84.236 persone, che corrispondono al 45,6% del totale degli occupati.

Se si prendono in considerazione le piccole imprese, considerate tali le aziende fino a 50 addetti, si arriva a 45.944 aziende, che corrispondono a ben il 99,3% del totale delle aziende. Le imprese artigiane corrispondono al 26% del totale, e contato oltre 42mila occupati, di cui 23.500 circa occupati indipendenti (titolari, soci e coadiuvanti) e 18.500 dipendenti.

«La perdita più considerevole di imprese, anche a livello italiano, è nel “settore casa” (edilizia, impiantistica elettrica e termoidraulica, legno e serramenti), – commenta Domenico Massimino, vicepresidente nazionale di Confartigianato – comparto che ha risentito della contrazione dei dati demografici e delle politiche fiscali, che hanno fortemente colpito la tassazione sulla casa: cause “esterne” e non imputabili tout-court all’artigianato. In più, l’attuale normativa “ingabbia” il settore nel limite dimensionale degli addetti e non favorisce la “crescita”. Allo stesso modo la “flat tax”, che pure ha apportato delle positività, è un deterrente allo sviluppo. Infine, bisognerebbe fare più chiarezza sull’inquadramento di alcune professioni che a tutti gli effetti possono essere considerate “artigianato”, ma che attualmente sono collocate in altri comparti».

«Un dato certo, – afferma ancora Massimino – rilevato su scala nazionale, è che le imprese che si associano a Confartigianato hanno un tasso di “mortalità” inferiore alle non associate, proprio per l’accompagnamento che ricevono dall’Associazione. Evidenza dell’importanza che rivestono i corpi intermedi dello Stato e del ruolo che gli stessi hanno come interlocutori di rifermento tra tessuto economico e Istituzioni».

«Come Confartigianato – conclude Crosetto – da tempo abbiamo messo in campo numerosi strumenti che, affiancandosi alla nostra irrinunciabile e primaria azione di rappresentanza sindacale, sostengono le imprese in modo concreto. Non solo servizi e consulenze, ma un affiancamento concreto per aiutare chi vuole avviare un’attività e supportare chi, con tenacia, decide di resistere sul territorio e proseguire nella propria idea di impresa. Inoltre, soluzioni innovative che sfruttano le nuove tecnologie e le potenzialità del web. E poi ancora progetti di promozione e valorizzazione, soprattutto verso le nuove generazioni, dell’inimitabile “made in Granda” artigianale. Ed è da questi principi che nascono i nostri continui appelli a Politica e Istituzioni: l’artigianato e le PMI sono un patrimonio dell’Italia e dei nostri territori. Gli imprenditori artigiani sono pronti a fare la loro parte, ma necessitano di un sistema favorevole, con meno pressione fiscale, meno burocrazia, un piano strutturale a sostegno dell’impresa, più investimenti e più stabilità politica. Solo così sarà possibile dare nuovi e rinnovati impulsi a un settore che da sempre rappresenta l’asse portante della nostra economia».

 




Terzo Settore, forza (indispensabile) di una Comunità. A Cuneo convegno organizzato da Confartigianato e AnCoS

“La forza di una Comunità. Il Terzo Settore tra impegno sociale e volontariato” è il tema del convegno che si terrà a Cuneo, nel Salone d’onore del Municipio sabato 15 febbraio con inizio alle ore 10,30.

Organizzato da Confartigianato Imprese Cuneo e da AnCoS (Associazione Nazionale Comunità Sociali e Sportive), l’appuntamento proporrà un approfondimento sulle varie sfaccettature operative di uno dei settori “chiave” delle comunità moderne.

Dopo il saluto iniziale di Claudio Piazza, presidente di AnCoS Confartigianato Cuneo, e l’introduzione di Giovanni Quaglia, presidente della Fondazione CRT, si terrà una tavola rotonda, moderata da Massimo Mathis, responsabile dell’edizione di Cuneo del quotidiano La Stampa, a cui parteciperanno Giandomenico Genta, presidente della Fondazione CRC, e Alberto Franco, dell’Università di Torino – Dipartimento di Management, coautori del recente libro dal titolo “Innovazione, Territorio, Comunità”, Nino Aragno, editore della pubblicazione, Laura Orestano, CEO di SocialFare – Centro per l’innovazione Sociale Italiano, Luca Crosetto, presidente di Confartigianato Imprese Cuneo.

«Oggi il terzo Settore rappresenta una risorsa sociale indispensabile per sostenere chi si trova in condizioni di bisogno, difficoltà e disagio. – affermano i presidenti di Confartigianato Cuneo e AnCoS Crosetto e Piazza – Nel nostro Paese conta oltre 4 milioni di addetti, di cui ben il 75% sono volontari.

Si tratta di comunità formate da reti grandi e piccole di enti, un capitale sociale che riesce a soddisfare necessità là dove lo Stato non arriva o arriva troppo in ritardo. Confartigianato Cuneo con la realizzazione del suo bilancio sociale ed AnCoS con le sue molteplici iniziative a carattere solidaristico- divulgativo, si stanno impegnando nella valorizzazione di una maggiore sensibilità sociale tra le imprese, attraverso la quale sia possibile costruire una società più attenta e aperta ai bisogni dei cittadini.

Con questo incontro vogliamo sottolineare l’interesse del mondo imprenditoriale verso questa tematica, utilizzando come filo conduttore del dibattito proprio la recente pubblicazione del presidente Genta e del prof. Franco che bene inquadra il ruolo strategico del Terzo Settore nell’ambito della nostra Comunità».




Al via i percorsi di degustazione dedicati al vino organizzati da Confartigianato Cuneo

Confartigianato Cuneo, con la collaborazione dell’Associazione Go Wine e di alcuni ristoratori del progetto Creatori di Eccellenza, organizza dei percorsi di degustazione dedicati al vino.

«Scopo dell’iniziativa, – commentano Luca Crosetto, presidente territoriale di Confartigianato Cuneo, e Massimo Corrado, presidente Go Wine – è promuovere il vino non solo in quanto “prodotto”, che in provincia di Cuneo raggiunge livelli di altissima qualità, e rappresenta un’importante espressione della tradizione agro-alimentare del nostro Paese, ma valorizzare il “vino” come componente essenziale di un territorio, fortemente legato al mondo produttivo, del turismo, della ricettività e alla cultura del luogo».

Ogni “percorso”, ne sono previsti diversi in provincia, è composto da 5 incontri per scoprire il vino e degustarlo. Tutti gli incontri si svolgeranno dalle ore 20:30 alle ore 22:30.

Prima serata – Introduzione alla degustazione. Presentazione Associazione Go Wine e illustrazione finalità del corso di degustazione. Introduzione alla degustazione: tecniche, regole, finalità e comportamento. Analisi capacità sensoriali dell’olfatto e del gusto. Introduzione generale sulle caratteristiche determinanti la struttura di un vino (con richiamo anche nelle serate successive). Degustazione di 4 vini.

Seconda serata – Il rapporto vitigno-vino-territorio, vini bianchi. l rapporto Vitigno – Vino – Territorio. Vitigni autoctoni e vitigni internazionali. I vini bianchi. Degustazione di 5 vini.

Terza serata – Il lavoro in vigna, vini rossi. Il lavoro in Vigna (come dalla terra nasce un grande vino, tecniche e metodi). I vini rossi. Degustazione di 5 vini.

Quarta serata – Il turismo del vino. Spumanti e vini da meditazione. La cantina come luogo di promozione. Il prodotto vino fra agricoltura e turismo. I vini spumanti: metodo classico e metodo charmat. I vini dolci e i vini passiti: metodi di vinificazione. Degustazione di 5 vini.

Quinta serata – Cena con abbinamento vino e cibo. Il vino a tavola: incontro con due produttori del Piemonte. Il vino raccontato e l’abbinamento con i piatti del menu. Percorso di degustazione con 4 vini nel menu classico composto da Antipasto, Primo, Secondo e Dolce.

La quota di partecipazione è di 190,00 euro (iva inclusa). Tale quota comprende: degustazioni, lezioni, dispense teoriche, guida “Cantine d’Italia 2020”, n. 6 bicchieri da degustazione modello Carrè, iscrizione all’Associazione Go Wine sino al 31/12/2020, stuzzichini di accompagnamento alle serate, cena finale (antipasto, primo, secondo, dolce) e attestato di partecipazione. Sarà possibile per ogni partecipante portare un accompagnatore alla cena finale del percorso al costo di 30,00 euro.

Questi i “percorsi” attualmente programmati:

  • da mercoledì 19 febbraio 2020 – presso “La Novella” (Viale degli Angeli, 33 – Cuneo)
  • da lunedì 2 marzo 2020 – presso “Ostu Bistrot” (Via Muratori, 18 – Savigliano)
  • da martedì 10 marzo 2020 – presso “Vincafè” (Via Vittorio Emanuele, 12 – Alba)