Torino. Insediato il Comitato di monitoraggio dell’ambito territoriale TO2, ecco i Comuni interessati

Il Comitato di monitoraggio dell’Ambito territoriale To2 per la gestione in forma associata della distribuzione del gas naturale, si è riunito e ha eletto il presidente, il sindaco di Druento Carlo Vietti.

A dicembre 2019 la Città metropolitana di Torino, in qualità di stazione appaltante, ha firmato il contratto di servizio per la distribuzione del gas naturale nell’Ambito territoriale “Torino 2 – Impianto di Torino” per i successivi 12 anni, aggiudicando ufficialmente a Italgas Reti spa la gara per la gestione del servizio nell’Ambito territoriale TO2 che comprende 49 Comuni della prima e seconda cintura del capoluogo subalpino, con 190.000 utenze finali.

I Comuni interessati (Alpignano, Balangero, Beinasco, Borgaro Torinese, Bruino, Buttigliera Alta, Cafasse, Cambiano, Caselette, Caselle Torinese, Chieri, Ciriè, Coassolo Torinese, Collegno, Druento, Fiano, Germagnano, Givoletto, Grosso, La Cassa, La Loggia, Lanzo Torinese, Leinì, Mathi, Mappano, Nole, Orbassano, Pecetto Torinese, Pianezza, Pino Torinese, Piossasco, Reano, Robassomero, Rosta, San Francesco al Campo, San Gillio, San Maurizio Canavese, Sangano, Santena, Trana, Trofarello, Val della Torre, Vallo Torinese, Varisella, Venaria Reale, Villanova Canavese, Villarbasse, Villastellone, Vinovo) si sono convenzionati per la gestione associata dell’affidamento del servizio e la distribuzione del gas naturale, e nella convenzione hanno previsto l’istituzione di un Comitato di monitoraggio, costituito da 15 rappresentanti (di cui tre per ogni Zona omogenea interessata dal servizio, oltre a rappresentanti della Città metropolitana) che ha compiti di vigilanza e controllo sulla conduzione del servizio .

Il Comitato di monitoraggio si è riunito per eleggere il presidente e per mettere a punto il regolamento. Fra le funzioni svolte dall’organo di controllo vi sono tutte quelle che riguardano lo svolgimento del servizio di distribuzione, le reti e degli impianti, la qualità e la sicurezza del servizio, gli investimenti energetici.

“Il Comitato di monitoraggio è un tassello importante nella gestione della distribuzione del metano sul nostro territorio” commenta Marco Marocco, vicesindaco della Città metropolitana di Torino. “Garantisce ai cittadini il controllo su un servizio che va in direzione della salvaguardia dell’ambiente e della riduzione degli inquinanti.

“Mettere insieme 49 comuni è una bella sfida” aggiunge il sindaco di Druento Carlo Vietti, presidente del Comitato di monitoraggio “Anche perché questa è l’unica gara in Italia ad oggi conclusa in tutti i suoi aspetti. I ringraziamenti vanno in primis alla Città metropolitana perché, per prima, ha accompagnato i Comuni in una procedura così complessa. Anche l’affidamento a Italgas risponde bene all’idea di un servizio da e per il territorio: è nata infatti a Torino 180 anni fa, è una realtà affidabile e storicamente legata al territorio”.




Dai privati 4,3 miliardi di investimenti in Piemonte

Un piano da 4,3 miliardi di euro per la manutenzione e posa delle reti elettriche del gas investiti dai privati in Piemonte. Di questi, 1,8 sono destinati all’ammodernamento della rete gas nei 17 ambiti territoriali minimi (ATEM) dove entro la fine dell’anno saranno avviati i lavori dopo la pubblicazione dei bandi.

Durante la ricognizione degli investimenti destinati alla green economy illustrata questa mattina in giunta dall’assessore regionale all’Energia è stato confermato l’impegno di Irena investire 1 miliardo per la decarbonizzazione entro il 2024 e quello di Terna di 415 milioni per la Rete di Trasmissione Nazionale, di cui 225 per lo Sviluppo e 190 per il rinnovo degli impianti e della Sicurezza.

L’assessore ha confermato l’impegno di Enel di migliorare la rete con 400 milioni e quello di Egea che nei prossimi due anni ha consolidato nel bilancio un investimento di 113 milioni in Piemonte.

Per quanto riguarda le risorse della Regione, Marnati ha ribadito l’impegno di impiegare 600 milioni del Por Fesr per le materie di sua competenza da qui al 2027 nei settore della green economy.

Tra fondi privati e fondi pubblici, la previsione degli investimenti in Piemonte è stimata in circa 4,2 miliardi che secondo l’assessore sbloccheranno i cantieri dando respiro alle aziende e una spinta all’occupazione e alla crescita economica nel medio e lungo periodo.

Per quanto riguarda l’ampliamento della rete gas Marnati ha annunciato di voler avviare un confronto con quegli ambiti territoriali (17 su 19) che dal 2016 ad oggi non hanno ancora pubblicato i bandi di concessione. L’assessore ha fatto sapere che se le gare non saranno avviate entro l’anno, la Regione potrebbe sostituirsi agli ATEM come stazione appaltante.

Le province dove sono attesi i lavori di manutenzione sono Verbania, Alessandria, Cuneo, Asti, Biella, Novara, Vercelli per un totale di 1,2 milioni di utenze. A titolo esemplificativo i lavori di ammodernamento eseguiti in 49 Comuni della provincia di Torino hanno ridotto 100.000 tonnellate di emissioni di co2 e 1.300 tonnellate di polveri sottili in 12 anni.