Assessore Elena Chiorino: Lavoro, domanda e offerta devono viaggiare online

Maggiori fondi in favore dei sistemi informativi, per creare l’incrocio ideale tra domanda e offerta di lavoro, utilizzando i Centri per l’impiego (Cpi) quali sentinelle sul territorio. E poi investimenti su una formazione più snella e veloce.

È quanto ha illustrato dall’assessore regionale Elena Chiorino, che ha esposto in Terza commissione (presidente Claudio Leone) il Bilancio di previsione 2021-2023 relativamente alle materie di lavoro e formazione professionale. Circa quest’ultima, l’assessore ha spiegato che si utilizzeranno in particolare i fondi dei Programmi operativi regionali (Por) e quelli statali per l’obbligo d’istruzione e l’apprendistato.

Il cosiddetto Accordo Provenzano, dall’allora ministro per la Coesione territoriale, ha liberato risorse per gestire la ripresa dopo l’emergenza sanitaria. Dalla riprogrammazione sono disponibili 10,4 miliardi di euro, per cui anche la Regione Piemonte farà ricorso a questa misura per gestire l’alta formazione attraverso gli Istituti tecnici superiori (Its), che sono la prima esperienza italiana di offerta formativa terziaria professionalizzante secondo un sistema consolidato da alcuni anni anche in altri paesi europei. I fondi saranno utilizzati ache per potenziare i Centri per l’impiego.

L’assessore Chiorino ha poi spiegato come la Giunta, in questo momento dell’emergenza epidemiologica stia prestando attenzione alla rete degli interventi specifici per contrastare le povertà educative, per le disabilità e per le emergenze lavorative. Inoltre, con lo sblocco dei licenziamenti, saranno formate delle professionalità al fine di ricollocare i lavoratori in ambiti settoriali specifici, quali quelli ambientali, digitali, eccetera.

Durante i lavori si è anche fatto cenno ai venti milioni di euro, stanziati in precedenza, che sono stati utilizzati per la ristrutturazione delle sedi dei Centri per l’impiego, abbattendo le barriere architettoniche e investendo sulla transizione digitale.

Sono intervenuti per delucidazioni Monica Canalis (Pd), Francesca Frediani (M4o) e Silvio Magliano (Moderati). In particolare quest’ultimo, ha chiesto all’assessore oltre all’analisi programmatica, il dettaglio delle cifre stanziate.

 




Torino.  Amministrare e comunicare con rispetto Iscrizioni aperte per la formazione di 25 giovani

Imparare ad amministrare e comunicare con rispetto è un obiettivo ambizioso contenuto nel progetto di formazione che Città metropolitana di Torino ha studiato creando un corso rivolto a giovani amministratori e giovani della società civile per aiutarli a focalizzare il loro impegno sugli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

Sessanta le ore di impegno totali, sia online che in presenza (covid permettendo) con dieci webinar a partire da sabato 10 aprile per concludersi con un summer camp di tre giorni dal 16 al 18 luglio prossimi.

Il corso di formazione è gratuito, è stato infatti candidato con successo al secondo bando aperto da Regione Piemonte sul tema “Partecipazione dei giovani alla vita sociale e politica dei territori” dalla Città metropolitana di Torino (capofila) insieme ai Comuni di Avigliana, Rivalta, Lanzo, Vigone, Villar Pellice e Volvera – tutti rappresentativi di contratti di fiume e di lago – e la collaborazione di Anci Piemonte, Uncem Piemonte e Anpci.

I posti sono limitati, le candidature sono aperte fino all’8 marzo inviando manifestazione di interesse

Il percorso formativo si rivolge ad un gruppo di 25 giovani del territorio, prioritariamente metropolitano ma anche regionale, composto sia da amministratori e amministratici under 35 sia da cittadini e cittadine che vogliano approfondire e confrontarsi sugli obiettivi dell’Agenda 2030 di sviluppo sostenibile.

Andrea Vico, divulgatore e giornalista scientifico, accompagnerà il gruppo durante l’intero percorso: gli incontri online saranno incentrati sulla descrizione degli obiettivi dell’Agenda 2030 e sulla loro declinazione sul territorio locale, in termini di politiche e azioni concrete da mettere in atto, con l’aiuto di esperti.

I candidati prescelti dovranno sottoscrivere un patto formativo con l’impegno a frequentare almeno il 75% delle ore.

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