Profondo rosso per il cinema piemontese
Lo hanno riferito in un’audizione della Sesta commissione sulla situazione dei cinema in relazione all’emergenza Covid i presidenti di Agis e Anec Piemonte, Luigi Boggio e Arrigo Tomelleri.
Per gli auditi il comparto potrà avere una ripresa non prima dell’estate, con il rischio che molti esercenti, anche in centro città a Torino, decidano di cessare l’attività perché non più in grado di coprire i costi fissi: “I benefici al settore non possono arrivare dal credito d’impresa, serve liquidità. Per questo chiediamo la possibilità di accedere alle risorse del Por-Fesr 2021-2027, rientrando nei bandi regionali rivolti alle piccole, medie e microimprese e a quelli sulla cultura, ma anche interventi mirati di Finpiemonte”.
Per riaprire le sale in modo economico sarà necessario garantire la sicurezza sanitaria e proiezioni che siano appetibili per il pubblico: “Prevediamo che quando riapriranno le attività del tempo libero ci sarà un aumento esponenziale della richiesta – hanno detto – come avvenuto con le riaperture dei cinema in Estremo Oriente. Oggi il nostro settore è essenziale al raggiungimento del risultato economico dei film, rappresentiamo il 70 per cento del fatturato, ma se non ci saranno più strutture sarà un problema”.
I consiglieri Gianluca Gavazza (Lega), Daniele Valle (Pd) e Francesca Frediani (Movimento 4 ottobre) hanno chiesto chiarimenti per capire come si possa intervenire sul bilancio regionale per andare incontro alle esigenze della categoria e quali siano i bandi di maggior interesse per il comparto.
L’assessore alla Cultura Vittoria Poggio è intervenuta per ricordare che incontrerà le associazioni il prossimo 18 febbraio per discutere in modo più approfondito le questioni, assicurando il massimo impegno della Regione in merito alle richieste sui bandi e la pianificazione del Por-Fesr.