Confagricoltura Piemonte: La Regione vuole un’area per la riproduzione del lupo
Venerdì Confagricoltura Piemonte ha inviato una lettera alla Regione in merito alle misure di conservazione specifiche del Sito IT1160067 – Vallone dell’Arma. “Il SIC (Sito di interesse comunitario) proposto è stato definito, in base agli indici biologici e morfografici, come area indicata per la riproduzione della specie Canis lupus, e in quest’ottica sono state individuate le misure di conservazione di cui all’art. 37 e le buone pratiche.
Al riguardo – ha scritto il presidente Enrico Allasia – evidenziamo che allo stato attuale le popolazioni di lupo sull’arco alpino, e in particolare nella provincia di Cuneo, hanno raggiunto una densità di assoluto e preoccupante rilievo e quindi non necessitano di particolari strumenti di protezione, ma piuttosto di azioni di monitoraggio e contenimento. L’areale interessato dal SIC proposto è una zona a elevata vocazione zootecnica e pastorale, con produzioni di alpeggio di altissima qualità e peculiarità”.
Confagricoltura ha sottolineato alla Regione come “l’inserimento di questa zona in un SIC, specie se così orientato, implicherebbe per le imprese agricole locali una serie di ulteriori limitazioni e vincoli, in un periodo già caratterizzato da una particolare crisi del comparto zootecnico; gli inevitabili danni causati da una crescente popolazione di lupi renderebbe economicamente insostenibile l’allevamento, con il rischio di chiusura delle aziende.
Quali rappresentanti degli agricoltori è nostro preciso dovere intraprendere ogni azione affinché i malgari possano continuare a svolgere la loro attività sulle nostre montagne, per presidiare l’ambiente e prevenire il dissesto idrogeologico, evitando che si disperda un patrimonio di straordinario valore storico, paesaggistico, culturale e ambientale. Per queste ragioni – conclude Allasia – riteniamo del tutto inopportuno l’inserimento di misure a favore della salvaguardia del lupo nella zona del proponendo SIC – Vallone dell’Arma, così come in altre aree a protezione speciale. Esprimiamo altresì la nostra contrarietà all’inserimento della zona del Vallone dell’Arma nel proponendo SIC o in altre aree a protezione speciale”.