Salizzoni: “Fondi MES, quali i progetti immediatamente cantierabili in Piemonte?

I 37 miliardi che il Mes metterebbe a disposizione del nostro Paese per spese legate all’emergenza sanitaria rappresentano un’occasione importante per ridisegnare la sanità territoriale e per costruire nuovi ospedali e ammodernare strutture sanitarie inadeguate.

In caso di auspicabile attivazione del Mes da parte del nostro Paese, occorre anche in Piemonte farsi trovare pronti con un disegno complessivo degli interventi sull’edilizia sanitaria; avere un ordine di priorità degli interventi sia per urgenza sia per dimensioni e strategicità sul lungo periodo; avere progetti immediatamente cantierabili e approvare urgentemente quelli ultimabili in tempo utile in vista dei finanziamenti europei.

Per questo ho presentato un Question time per sapere dall’assessorato regionale alla Sanità se esiste un elenco di progetti cantierabili di edilizia sanitaria in Piemonte e di progetti approvabili in tempo utile, con relativi costi stimati ed eventuale ordine di priorità, in vista dei relativi finanziamenti europei”.

Lo dichiara il vice Presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Mauro SALIZZONI, che ha presentato un Question time sui fondi Mes e l’edilizia sanitaria. “Ancora una volta voglio ribadire che la vera sfida è costruire ospedali, dotati di attrezzature di ultima generazione e dove si fa anche ricerca medica e tecnologica, cui affiancare una medicina di territorio capillare ed efficace.

Per il Parco della Salute siamo ancora alle bonifiche e al dialogo competitivo, dell’ospedale unico dell’AslTo5 si sono perse le tracce e si è tornato a discutere del sito; nel VCO si è abbandonato il progetto di Ornavasso. Non vorrei che l’emergenza del Covid-19 anziché progettare il futuro ci stia facendo tornare al passato, magari rattoppando qualche ospedale cadente”.

 




Maggiore di Novara: “Disposti a venderlo al Comune”

Per quanto riguarda il futuro della struttura dell’Ospedale maggiore della carità, siamo disponibili a venderla al Comune per un riutilizzo che ne eviti il degrado”. Lo ha annunciato questa mattina l’assessore alla Sanità Luigi Icardi nel corso dell’informativa sulla Città della Salute di Novara in quarta Commissione, presieduta da Alessandro Stecco.

L’assessore ha ricordato che “l’Azienda sanitaria ospedaliera di Novara ha approvato e pubblicato nei giorni scorsi il bando di gara per la costruzione della Città della salute e della scienza di Novara. Stimiamo che entro un anno si possa arrivare all’aggiudicazione e che per la fine dell’estate prossima i cantieri possano essere aperti”.

“Per realizzare la nuova struttura, nella zona a sud della città e destinata appunto a sostituire l’Ospedale maggiore della carità di Novara – ha aggiunto l’assessore – si prevedono quattro anni di lavori. Potrà contare su una superficie di circa 170mila metri quadri che comprenderà l’ospedale, l’Università e tutti i servizi. Disporrà di 711 posti letto con la presenza di tutte le specialità. Ospiterà inoltre gli uffici e la sede della Scuola di Medicina del dipartimento di Scienze della salute e il dipartimento di Medicina traslazionale dell’Università degli studi del Piemonte orientale”.

L’assessore ha poi ripercorso il lungo iter che ha portato all’approvazione del finanziamento dell’opera, attraverso il partenariato pubblico privato, da parte dello Stato. “L’investimento totale per l’opera – ha ricordato – è superiore a 320 milioni di euro e il finanziamento pubblico ammonta a circa 100 milioni, di cui 5 a carico della Regione e 95 a carico dello Stato”.

Nel corso del dibattito Domenico Rossi – intervenuto per il Pd con Mauro Salizzoni e Monica Canalis – ha ricevuto assicurazioni da parte dell’assessore che si attuerà quanto previsto da un ordine del giorno approvato all’unanimità dall’Assemblea regionale, per estendere alla Città della salute e della scienza di Novara il protocollo con Anac già in vigore per il Parco della salute di Torino. Ma anche istituire un osservatorio regionale sul partenariato pubblico privato e un gruppo di lavoro presso Scr a sostegno delle stazioni appaltanti per assicurare la congruità dei progetti ed evitare eventuali infiltrazioni della criminalità.