Unanime il Consiglio regionale chiede la liberazione di Djalali

Il Consiglio regionale è impegnato “ad attivarsi con urgenza presso i ministeri competenti affinché continui l’azione presso le autorità iraniane per chiedere l’immediata revoca della condanna a morte del dottor Djalali e si faccia promotrice di ogni forma di sensibilizzazione e mobilitazione per la scarcerazione del medico e ricercatore.”

Così dispone, proprio nella Giornata internazionale dei diritti umani, l’ordine del giorno 449 “Richiesta di un intervento urgente per il rilascio del ricercatore Ahmadreza Djalali, ingiustamente detenuto in Iran”, sottoscritto da tutti i gruppi, primo firmatario Domenico Rossi (Pd) e approvato oggi all’unanimità dall’Assemblea di Palazzo Lascaris.

Poco prima, una delegazione consiliare – guidata dal presidente Stefano Allasia e composta dai membri dell’Udp, Gianluca Gavazza e Michele Mosca (Lega) e i consiglieri Silvio Magliano (Moderati) e Rossi – aveva incontrato un gruppo di attivisti pro Djalali, con una rappresentanza di Amnesty International e del Partito radicale, che manifestava davanti alla sede del Consiglio regionale .

“Nella giornata mondiale dei diritti umani, il voto unanime dell’assemblea legislativa  a questo atto di indirizzo, assume un valore ancora più rilevante. Come già affermato nel mio appello della scorsa settimana, chiedo che venga annullata la pena capitale al ricercatore irano-svedese  Ahmadreza Djalali – afferma Allasia – e che si disponga il suo rilascio. Nessuna ragione di Stato giustifica l’uccisione di un uomo, la pena di morte è un atto atroce che viola il diritto alla vita.”

Infatti, il presidente Allasia già la scorsa settimana, aveva pubblicato un appello a favore del ricercatore che aveva operato all’Università del Piemonte Orientale di Novara e che è recluso in isolamento presso la prigione iraniana di Raja’i Shahr a Karaj.




Biella. Al via il corso di formazione: “Finanziamenti europei, come utilizzarli”

Parte da Biella con un doppio appuntamento – giovedì 8 e venerdì 9 ottobre – il corso di formazione organizzato dalla Consulta europea del Consiglio regionale in collaborazione con l’Istituto Universitario di Studi Europei – Iuse, rivolto ad amministratori e funzionari degli enti locali del Piemonte sui finanziamenti diretti e strutturali dell’Unione europea.

Il corso è strutturato in due incontri in diretta streaming per ogni provincia, tenuti da docenti universitari, con l’obiettivo di fornire un quadro completo delle diverse tipologie di finanziamento per indirizzare gli enti locali ad utilizzarli correttamente a favore dei territori.

“Sono particolarmente contento che le prime due date siano rivolte agli amministratori del Biellese – ha detto il consigliere segretario, delegato alla Consulta, Michele Mosca -, una provincia duramente ferita dal maltempo dei giorni scorsi, dove i problemi di dissesto idrogeologico sono da risolvere senza più indugi e non da rimandare al prossimo disastro. Questo corso è un’occasione importante per valutare al meglio quali sono i finanziamenti europei a disposizione degli enti locali per realizzare progetti che generino crescita e investimenti, necessari in particolare per i nostri territori montani”.

Si parlerà anche del Piano per la ripresa UE (Next Generation UE – Recovery Fund), messo a punto per fronteggiare le conseguenze economiche generate dall’emergenza Covid: un pacchetto di misure che prevede a favore delle amministrazioni locali un ingente afflusso di risorse sulla programmazione in corso dei fondi europei 2014-2020, attraverso lo strumento React-UE, anche in prospettiva del nuovo periodo di programmazione 2021-2027.

Il corso si concluderà il 20 novembre, la prossima settimana toccherà al Cuneese.