La bandiera del Piemonte illumina l’estate della Sacra

Il Drapò”, la bandiera del Piemonte,  illuminerà per tutti i weekend di agosto la Sacra di San Michele, monumento simbolo della regione.

La Proiezione della bandiera sulla facciata dell’antica abbazia, fortemente voluta dal Consiglio regionale  e dalla Giunta per dare simbolicamente il via alla settimana di festeggiamenti per il 50° della nascita della Regione, avrebbe dovuto illuminare la facciata della Sacra dal 20 luglio fino a domenica 26.

La scelta di proseguire con l’illuminazione del monumento simbolo con i colori del Drapò, secondo il presidente del Consiglio regionale, permetterà di godere di uno spettacolo suggestivo e, nel contempo, rafforzare e unire la comunità piemontese attorno a tradizioni e simboli che hanno contribuito a costruire l’identità del Piemonte. Un’iniziativa che deve essere da stimolo soprattutto per le nuove generazioni, affinché riscoprano il senso di appartenenza ad un territorio e ne conservino la memoria.

Tutti i cittadini sono invitati a partecipare alla  campagna Instagram  #ilPiemontechesono” postando sui propri profili una foto scattata alla Sacra illuminata, taggando il Consiglio regionale @crpiemonte e riprendendo gli hastag della campagna social  #ilPiemontechesono #Unaregionetantestorie.




Canoni idrici: 18 milioni alle province montane

Il 60% dei canoni idrici per le grandi derivazioni nel Vco saranno assegnati a quella provincia, una cifra intorno agli 8 milioni all’anno. Il ritorno dei canoni idrici per la provincia di Cuneo e per la città metropolitana di Torino sarà del 50%, quasi 4 milioni all’anno per il cuneese, 6 milioni per il torinese.

Alle altre province piemontesi andranno circa 500 mila euro a testa l’anno, un riequilibrio di fronte ai grandi problemi finanziari che stanno vivendo. Le risorse saranno destinate soprattutto alla viabilità montana e provinciale.

E’ quanto prevede la legge approvata oggi dal Consiglio regionale sulla specificità montana del Vco e sugli interventi a favore dei territori montani e delle altre province.

Il provvedimento originario, incentrato soprattutto sul Vco, è stato modificato con una serie di emendamenti firmati da tutti i capigruppo, cui si è giunti dopo un lungo confronto all’interno della maggioranza e con le minoranze. Resta anche in vigore la legge sulla specificità montana del Vco, approvata nella scorsa legislatura, che prevede competenze e risorse aggiuntive per quella provincia.

Apprezzamento per la nuova legge è stato espresso dal presidente del Consiglio regionale, secondo cui è un riconoscimento ai territori montani, che nel corso degli anni hanno subito anche grandi limitazioni. Vivere in montagna comporta difficoltà pratiche che influenzano le prospettive e qualità di vita, come ad esempio l’assistenza sanitaria e i trasporti. Per il presidente del Consiglio tale consapevolezza è presente anche nel nostro Statuto regionale che prevede espressamente politiche di intervento per la montagna, in modo da assicurarne le opportunità di sviluppo.

Per il capogruppo della Lega e primo firmatario della pdl originaria, che chiedeva appunto l’utilizzo dei canoni idrici nei territori di produzione, la legge salva il Vco dal dissesto e lo fa sentire pienamente parte del territorio piemontese, dopo la vicenda del referendum.
Soddisfazione piena è stata espressa da quasi tutti i consiglieri, di maggioranza e minoranza, nei numerosi interventi che si sono succeduti, per il complesso lavoro comune compiuto al fine di dare un riconoscimento e le risorse necessarie alla montagna piemontese e un ulteriore sostegno alle province.




Nel secondo trimestre del 2020 la cassa integrazione in Piemonte è stata superiore del 239,2%

In Piemonte, nel secondo trimestre dell’anno, come evidenziano i dati del Servizio politiche attive e passive del lavoro della UIL Nazionale, sono state autorizzate 180.289.592 ore di cassa integrazione (110.181.365 ordinaria, 44.378.933 fondi di solidarietà, 25.729.294 in deroga) in aumento del 239,2% rispetto all’analogo periodo del 2010, anno con la più alta richiesta di ammortizzatori sociali.

A livello nazionale, nello stesso periodo, sono state autorizzate 2.093.138.000 ore, con un incremento del 529,2%.

Nel secondo trimestre dell’anno, i lavoratori piemontesi tutelati sono stati in media 353.510.

Il Piemonte è al quarto posto in Italia per ore richieste, preceduto da Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna.

 

DATI MENSILI REGIONALI

A giugno, in Piemonte, per effetto della fine del lockdown, sono state richieste 35.365.249 ore di cassa integrazione in diminuzione del 50,8% rispetto al mese precedente (-41,2% ordinaria, -70,3% fondi di solidarietà, -28,2% deroga).

 

“I provvedimenti per combattere la diffusione della pandemia di Covid-19 in Italia hanno reso necessario per la grande maggioranza delle imprese il ricorso alla cassa integrazione. In Piemonte, nel secondo trimestre del 2020, è stato autorizzato un numero di ore superiori del 239,2% rispetto al 2010, annus horribilis della lunga crisi iniziata nel 2008. La riapertura di molte attività nel mese di giugno ha determinato un dimezzamento delle ore autorizzate rispetto ai mesi precedenti.

Per scongiurare i rischi per la tenuta della coesione sociale è necessario assicurare la cassa integrazione a disposizione per tutto il 2020 e continuare a bloccare i licenziamenti.

L’emergenza economica, sociale e produttiva che sta attraversando il nostro Paese, unitamente agli interventi necessari per la sanità, richiedono una programmazione veloce e intelligente per poter utilizzare tutte le cospicue risorse messe a disposizione dall’Unione Europea”.

 

 

 




Le principali misure finanziarie a sostegno dell’impresa del Decreto Rilancio convertito in Legge

Di seguito le principali misure finanziarie a sostegno dell’impresa del Decreto Rilancio convertito in Legge

Misure di sostegno finanziario alle imprese, la legge ha:

  • rifinanziato con 30 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023 il fondo di sostegno alle attività economiche, artigianali e commerciali previsto nell’ambito della strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne (art. 65-ter della legge 27 dicembre 2017, n. 205) al fine di realizzare interventi di sostegno alle popolazioni residenti nei comuni svantaggiati. Tra tali interventi è anche espressamente citata la “concessione di contributi per l’avvio delle attività commerciali, artigianali e agricole”;
  • in tema di esportazioni e internazionalizzazione, si incrementa il cap.2515/MISE di 5 milioni di euro per il 2020 al fine di sviluppare, in stretto collegamento con le comunità di affari residenti all’estero e nei limiti delle risorse disponibili, i servizi di informazione, l’export management e la promozione di contatti commerciali per le PMI, anche attraverso piattaforme digitali, da parte delle Camere di commercio italiane all’estero (art.48, c.3-bis, introdotto nel corso dell’esame in sede referente);
  • si consente alle imprese colpite dall’emergenza COVID-19 di richiedere, a determinate condizioni, di poter beneficiare, in relazione ai finanziamenti agevolati loro concessi a valere sulle risorse del Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca, di cui all’articolo 1, comma 354, della L. n. 311/2004, e in relazione ai finanziamenti bancari associati, della rinegoziazione del piano di ammortamento sia del finanziamento agevolato del Fondo rotativo, sia di quello bancario associato, sino alla durata massima complessiva di 25 anni (art.52-bis);
  • si prevede la definizione dei codici ATECO per le attività del commercio, della ristorazione e delle strutture ricettive nelle aree ad alta densità turistica (art. 182, comma 2- duodecies); comma 3-bis);
  • si prevede l’estensione delle misure agevolative disposte in favore delle microimprese e delle piccole e medie imprese dall’articolo 56 del D.L. n. 18/2020 (L. n. 27/2020) anche ai finanziamenti agevolati garantiti dallo Stato e concessi alle imprese a seguito degli eventi sismici del 2012 e del 2016 per il pagamento di tributi, contributi e premi già sospesi o ancora da versare alla data di entrata in vigore della rispettiva disciplina agevolativa (art. 26-ter);
  • l’istituzione di un Fondo, con una dotazione di 10 milioni di euro per l’anno 2021, volto a compensare parzialmente i costi sostenuti dagli esercenti per le commissioni fino al 31 dicembre 2020 sui pagamenti con carte di credito o di debito (art. 30-bis);
  • l’eliminazione del limite massimo alla concessione di altre forme di finanziamento da parte dei confidi iscritti all’albo di cui all’articolo 106 del TUB (art. 31-bis);
  • il posticipo ai bilanci relativi al 2021 dell’obbligo per le società a responsabilità̀ limitata e per le società cooperative di effettuare la prima nomina del revisore o degli organi di controllo (art.51-bis).



Indagine Covid-19, insediato il gruppo di lavoro

Insediato il gruppo di lavoro che si occuperà dell’indagine conoscitiva sulla gestione dell’emergenza Covid-19 sul territorio piemontese. Su proposta delle minoranze e all’unanimità dei votanti è stato eletto presidente del gruppo Daniele Valle (Pd).

“Desidero augurare buon lavoro ai componenti del gruppo di lavoro incaricato di valutare e verificare quanto fatto dalla Regione durante l’emergenza Covid. Auspico che il loro impegno sia un servizio utile in primo luogo ai piemontesi e alla sanità pubblica”.

Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia in apertura della seduta della Commissione Sanità, presieduta dal vicepresidente Andrea Cane, che ha visto l’insediamento.

Fanno parte del gruppo di lavoro, che comincerà a riunirsi dal mese di settembre il lunedì alle 11.30, i consiglieri Andrea CaneMauro FavaMatteo GagliassoGianluca GavazzaRiccardo LanzoClaudio LeoneMichele MoscaFederico PeruginiGiovanni Battista PoggioAlberto PreioniAlessandro SteccoSara Zambaia (Lega), Paolo RuzzolaCarlo Riva Vercellotti (Fi), Davide Nicco (Fdi), Monica CanalisRaffaele GalloDomenico RavettiDomenico RossiMauro SalizzoniDiego SarnoDaniele Valle (Pd), Silvio Magliano (Moderati), Francesca FredianiSean Sacco (M5s), Mario Giaccone (Monviso) e Marco Grimaldi (Luv).

Sono intervenuti nel dibattito, per la minoranza RossiGallo (Pd), SaccoFrediani (M5s) e Grimaldi (Luv) che hanno sottolineato, con accenti diversi, la necessità di entrare al più presto in possesso dei documenti relativi all’emergenza, a cominciare dalle spese sostenute dall’Unità di crisi e dall’iter delle delibere per comprendere meglio alcune vicende per basare l’operato del gruppo di lavoro sui documenti e non sui resoconti giornalistici.

Per la maggioranza è intervenuto Perugini (Lega) che, augurando buon lavoro al presidente Valle, ha sottolineato che “i piemontesi meritano risposte su quest’ondata, che ha travolto non solo il Piemonte ma tutto il mondo, all’insegna di quella trasparenza che per primo l’assessore alla Sanità Luigi Icardi ha detto non rappresentare un problema”.

Ai sensi della delibera dell’Ufficio di presidenza sulle modalità di svolgimento dell’indagine conoscitiva, entro il 31 dicembre il gruppo di lavoro dovrà presentare una prima analisi dell’attività svolta. Entro il 30 giugno 2021, inoltre, dovrà esaurire l’indagine e produrre una relazione sulla base di quanto emerso.




CCIAA Torino: webinar “L’innovazione trasforma il business?”

L’innovazione può cambiare profondamente il modo di generare valore da parte di un’impresa. E funziona meglio quando è “aperta”, cioè realizzata in collaborazione con altre aziende, agenzie pubbliche, centri di ricerca, start up, il cosiddetto ecosistema dell’innovazione.

ComoNExT e Camera di commercio di Torino hanno da tempo l’obiettivo strategico di offrire opportunità di innovazione e facilitare lo scambio fra soggetti impegnati a innovare. Il webinar sarà l’occasione per approfondire la loro esperienza nel “fare rete” con le imprese attraverso rispettivamente il programma NExT Innovation® e il Punto Impresa Digitale.

Il webinar ospiterà, inoltre, in tre sessioni successive, altrettante PMI che in settori diversi hanno innovato profondamente il loro modo di fare impresa, aprendosi all’innovazione tecnologica, organizzativa e nel modello di business.

PROGRAMMA

Martedì 28 luglio 2020

ore 10:00 – 11:30


09:45 Collegamento partecipanti

Introduzione e saluti di benvenuto
Stefano Soliano, Direttore Generale ComoNExT – Innovation Hub
Nicoletta Marchiandi, Responsabile Settore innovazione – PID Camera di commercio di Torino

E-commerce, BtoB e BtoC: un’esperienza di crescita attraverso il digitale
Luca Delleani, Birrificio Gravità Zero

La Blockchain e la filiera dell’olio d’oliva
Fabio Scalise, SISSPre con Alex Curti, ComoNExT – Innovation Hub

Robotica e automazione nel settore alimentare
Elena Pedrana, SEP Valtellina con Ivan Parisi, ComoNExT – Innovation Hub.

Q&A
Moderatore dell’incontro: Stefano Soliano, Direttore Generale ComoNExT – Innovation Hub

Il webinar sarà fruibile su YouTube, il tutto senza il bisogno di installare o scaricare nulla.

Costo:

Partecipazione gratuita previa registrazione a questo link

Il webinar è aperto a tutte le aziende iscritte al Registro Imprese della Camera di commercio di Torino.




Sono 31.606 (+12) le persone positive al Covid 19

L’Unità di Crisi della Regione Piemonte comunica che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 26.00719 (+12 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3193 (+0) Alessandria, 1574 (+0) Asti, 841 (+0) Biella, 2435 (+0) Cuneo, 2345 (+2) Novara, 13.412 (+9) Torino, 1093 (+0) Vercelli, 959 (+0) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 167 (+1) provenienti da altre regioni.

Altri 659 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

Uno il decesso di persona positiva al test del Covid-19 comunicato dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 0 nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è di 4126 deceduti risultati positivi al virus: 678 Alessandria, 256 Asti, 208 Biella, 398 Cuneo, 372 Novara, 1820 Torino, 222 Vercelli, 132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 40 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

Sono 31.606 (+12 rispetto a ieri, di cui 7 asintomatiche; delle 12: 3 screening, 5 contatti di caso, 2 sintomi e 2 con indagine in corso, 3 su 12 importate) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivise su base provinciale: 4096 Alessandria, 1883 Asti, 1054 Biella, 2921 Cuneo, 2808 Novara, 15.969 Torino, 1351 Vercelli, 1151 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 268 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 105 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 5 (invariato rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 143 (+2 rispetto a ieri). Le persone in isolamento domiciliare sono 654. I tamponi diagnostici finora processati sono 486.073, di cui 267.170 risultati negativi.




Salizzoni: “Fondi MES, quali i progetti immediatamente cantierabili in Piemonte?

I 37 miliardi che il Mes metterebbe a disposizione del nostro Paese per spese legate all’emergenza sanitaria rappresentano un’occasione importante per ridisegnare la sanità territoriale e per costruire nuovi ospedali e ammodernare strutture sanitarie inadeguate.

In caso di auspicabile attivazione del Mes da parte del nostro Paese, occorre anche in Piemonte farsi trovare pronti con un disegno complessivo degli interventi sull’edilizia sanitaria; avere un ordine di priorità degli interventi sia per urgenza sia per dimensioni e strategicità sul lungo periodo; avere progetti immediatamente cantierabili e approvare urgentemente quelli ultimabili in tempo utile in vista dei finanziamenti europei.

Per questo ho presentato un Question time per sapere dall’assessorato regionale alla Sanità se esiste un elenco di progetti cantierabili di edilizia sanitaria in Piemonte e di progetti approvabili in tempo utile, con relativi costi stimati ed eventuale ordine di priorità, in vista dei relativi finanziamenti europei”.

Lo dichiara il vice Presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Mauro SALIZZONI, che ha presentato un Question time sui fondi Mes e l’edilizia sanitaria. “Ancora una volta voglio ribadire che la vera sfida è costruire ospedali, dotati di attrezzature di ultima generazione e dove si fa anche ricerca medica e tecnologica, cui affiancare una medicina di territorio capillare ed efficace.

Per il Parco della Salute siamo ancora alle bonifiche e al dialogo competitivo, dell’ospedale unico dell’AslTo5 si sono perse le tracce e si è tornato a discutere del sito; nel VCO si è abbandonato il progetto di Ornavasso. Non vorrei che l’emergenza del Covid-19 anziché progettare il futuro ci stia facendo tornare al passato, magari rattoppando qualche ospedale cadente”.

 




Scontri in Valle di Susa, Stefano Allasia: “Non è accettabile leggere quasi ogni giorno un bollettino di guerra”

La Valle di Susa non può essere ostaggio di un gruppo di estremisti che imperversa con azioni illegali ed attacchi alle forze di polizia. Non è accettabile leggere quasi ogni giorno un bollettino di guerra.

A provocare questi continui disordini sono dei delinquenti, e come tali devono essere trattati. Stupisce il silenzio assordante del Governo nazionale che invece dovrebbe fare chiarezza sulla sua posizione riguardo un’opera strategica come la Tav. Ringrazio ed esprimo ancora una volta massima solidarietà alle nostre forze dell’ordine.




Torino apre uno sportello per aiutare chi vuole vivere e lavorare in montagna

Prima e durante il lockdown sono molte le persone che, stanche della stressante vita urbana, hanno pensato e pensano di trasferirsi a lavorare in montagna.

Ed è proprio all’insegna del motto “Vivere e lavorare in montagna” che nasce uno sportello di consulenza gratuita per chi immagina per sé e per la propria famiglia una vita di lavoro nelle Terre Alte.

Lo sportello nasce per iniziativa della Città Metropolitana di Torino e propone agli utenti un percorso di mentorship, networking e matching finalizzato a costruire percorsi di inserimento socio-lavorativo di vita e/o imprenditoriale di nuovi abitanti permanenti dei Comuni montani.

Per istituire lo sportello la Città Metropolitana ha chiesto la collaborazione del Dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università degli Studi di Torino, che ha maturato notevole esperienze nello studio e nella ricerca nel campo dello sviluppo economico e sociale dei territori rurali e montani.

Inoltre è stata chiesta e ottenuta la collaborazione del centro per l’innovazione sociale SocialFare, che si occuperà della gestione dello sportello.

Per il momento l’attività di sportello avverrà da remoto, in modalità di videoconferenza, ma quando sarà possibile si prevede di localizzare fisicamente il servizio presso la sede della Città Metropolitana in corso Inghilterra 7 a Torino, nei locali dello sportello Informa-MIP nei giorni in cui non si svolge tale attività. Nella fase sperimentale lo sportello sarà attivo sino al 31 dicembre.

Le richieste di accesso possono essere inoltrate all’indirizzo e-mail 

Le progettualità emerse dai primi contatti per valutare le richieste di informazioni potranno dare origine ad incontri mirati e ad eventuali welcoming day sui territori di interesse dei nuovi abitanti, per far conoscere loro le possibilità di insediamento e di impresa in quei contesti. Nel caso gli utenti intendano avviare attività d’impresa saranno indirizzati al programma MIP-Mettersi in proprio, da cui saranno seguiti per una possibile implementazione della loro idea progettuale, qualora abbiano i requisiti di ammissibilità.

Sulla base dei risultati del business plan, gli utenti saranno anche supportati da alcuni service provider di InnovAree, per un’eventuale richiesta di credito e per la calibrazione dell’attività imprenditoriale nella direzione dell’innovazione sociale.

Gli utenti potranno inoltre essere supportati nell’ambito del Programma operativo FSE 2014-2020. La consulenza specifica e il tutoraggio sono previsti dalla misura 2 dell’azione 2 dell’asse 1 Occupazione, priorità 8i, finalizzata a supportare con servizi qualificati la nuova impresa o il neo lavoratore autonomo nei mesi successivi all’avvio della sua attività.

L’iniziativa trova le sue le radici nell’ambito del progetto InnovAree, promosso dal Collegio Carlo Alberto, dall’Uncem e da SocialFare, supportato dal Collegio Carlo Alberto su finanziamento della Compagnia di San Paolo e finalizzato a sperimentare un servizio integrato per promuovere lo sviluppo socialmente innovativo delle zone montane e delle aree interne del Piemonte.

Lo scopo di InnovAree è di connettere la “domanda di montagna” di soggetti a vocazione imprenditoriale con l’offerta di servizi dedicati.

Tra le iniziative sperimentate positivamente vi sono “Vado a vivere in montagna” e “Vieni a vivere in montagna”. La prima iniziativa, attiva dal febbraio del 2018, ha consentito a chi vuole sviluppare un progetto di impresa nelle Terre Alte del Piemonte di usufruire di un servizio gratuito di mentorship, networking e matching con enti interessati a supportare progettualità in tali aree, attraverso strumenti di credito, micro-credito e finanza etica.

Nel 2019 il servizio ha avuto una sua evoluzione con “Vieni a vivere in montagna”, enfatizzando il ruolo delle “Valli accoglienti” piemontesi nel costruire percorsi di inserimento socio-lavorativo e imprenditoriale di nuovi abitanti permanenti.

Il servizio ha raccolto in pochi mesi un centinaio di richieste di persone che, a vario titolo, vogliono spostarsi in montagna, non necessariamente con la prospettiva di creare impresa, ma anche con la semplice esigenza di cambiare residenza (e progetto di vita) mantenendo, o provando a trasferire in montagna, l’attività lavorativa attualmente svolta.

Il 28 maggio 2019 la Città Metropolitana di Torino ha aderito al protocollo d’intesa “Vieni a vivere in montagna”, per sostenere e promuovere lo sviluppo strategico, economico e sociale di iniziative e attività innovative di rilevanza sociale tese a favorire lo sviluppo locale, la coesione e la qualità sociale dei territori montani metropolitano.

Il protocollo è finalizzato a:

– sviluppare un approccio integrato verso l’erogazione di servizi di orientamento e supporto all’imprenditoria, al lavoro e all’insediamento abitativo, con un primo terreno di sperimentazione nelle aree montane delle Valli Pellice, Chisone e Germanasca, che coniughi sostenibilità economica e coesione sociale dei territori

– contribuire alla costruzione di un percorso multidimensionale di accoglienza rivolto a quanti intendano stabilirsi in modo permanente nelle aree montane, al fine di sviluppare attività imprenditoriali sostenibili o comunque per inserirsi nel mercato lavorativo locale, in relazione all’offerta del territorio

– creare sinergie e complementarietà, mettendo a disposizione reciproca, in relazione alle finalità del progetto InnovAree, le competenze, il network e l’expertise maturato

promuovere e dare visibilità alle attività congiunte, attraverso strumenti di comunicazione di rete, organizzare eventi e momenti di incontro di approfondimento.