Sono 31.241 (+ 26 ) i positivi al Covid 19

L’Unità di Crisi della Regione Piemonte comunica che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 23.711 (+138 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 2765 (+43) Alessandria, 1390 (+20) Asti, 808 (+0) Biella, 2243 (+8) Cuneo, 2.130 (+0) Novara, 12.292 (+50) Torino, 1006 (+17) Vercelli, 925 (+0) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 152 (+0) provenienti da altre regioni. Altri 1.466 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

 Sono 6 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è di 4051 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 669 Alessandria, 251 Asti, 208 Biella, 393 Cuneo, 355 Novara, 1.788 Torino, 217 Vercelli, 132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 38 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

Sono 31.241 (+ 26  rispetto a ieri, di cui 20 asintomatiche; delle 26: 12 Rsa, 6 screening, 7 contatti di caso e 1 con indagine in corso) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivise su base provinciale: 4058 Alessandria, 1871 Asti, 1042 Biella, 2849 Cuneo, 2772 Novara, 15.850 Torino, 1319 Vercelli, 1125 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 261 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 94 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 19 (+2 rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 356 (-2 rispetto a ieri). Le persone in isolamento domiciliare sono 1638. I tamponi diagnostici finora processati sono 390.209, di cui 214.655 risultati negativi.




Nasce “Piemontescape”: il turismo riparte con la piattaforma web delle attività Outdoor

Nasce “Piemontescape”, la nuova piattaforma web regionale dedicata alle attività all’aria aperta. La realizzazione è frutto del lavoro congiunto di VisitPiemonte, Unioncamere Piemonte e sistema camerale, Regione Piemonte e Agenzie Turistiche Locali piemontesi – riunite all’interno della cabina di regia della “Outdoor Commission” –, e sarà punto di riferimento per turisti e visitatori già in occasione dell’imminente stagione estiva.

La piattaforma, evoluzione del portale “Piemontebike”, offrirà da subito tutte le informazioni su offerta bike ed escursionismo, le due principali proposte Outdoor piemontesi, con i servizi turistici collegati.

VisitPiemonte – società in-house di Regione Piemonte e Unioncamere Piemonte per la valorizzazione del territorio – ha continuato a lavorare, nei mesi del lockdown, insieme con Unioncamere Piemonte e tutto il sistema camerale, la Regione e le ATL per contribuire in modo concreto e immediato alla ripresa della filiera regionale nel momento della ripartenza post-emergenza e della riapertura dei confini. Ci siamo concentrati sulle potenzialità dell’offerta Outdoor del territorio – spiega il Direttore Generale di VisitPiemonte, Luisa Piazza – una leva importante per il rilancio turistico piemontese, grazie alla grande varietà di attività all’aria aperta disponibili nella nostra regione. Nella nostra proposta turistica gioca un ruolo importante la possibilità di vivere esperienze trasformative, di esplorare a piedi o in bicicletta percorsi poco noti, in contesti che garantiscono la distanza fisica, con un approccio di turismo sostenibile e slow che è sempre più richiesto in Italia e all’estero. ‘Piemontescape’, oltre che il nome del portale, è anche il nuovo brand del progetto Piemonte Outdoor Commission’, avviato lo scorso anno con il forte sostegno ed il finanziamento di Unioncamere Piemonte, e che si è deciso di accelerare. Anche se attualmente non si è ancora completata la raccolta, anche altre esperienze all’aria aperta disponibili in Piemonte saranno progressivamente inserite su questo portale. A breve partirà anche una campagna di comunicazione mirata per promuovere gli itinerari su Piemontescape”.

Il turismo Outdoor aveva avuto in Italia nello scorso triennio una crescita del 25% e il Piemonte risulta prima tra le regioni per attesa di crescita di questo settore, forte dei suoi 20.000 km di percorsi escursionistici e ciclo-escursionistici, tra cui la GTA con i suoi 900 km attraverso l’arco alpino.

Un patrimonio che conta anche 94 aree naturali protette e 1.350 km di piste per sci alpino, fondo, snowboard, fuori pista, racchette. Immersi in panorami variegati e con la possibilità di scoprire natura, borghi e enogastronomia attraverso esperienze fuori dall’ordinario.

“Piemonte Outdoor Commission” è un progetto pluriennale sostenuto avviato a inizio 2019 da Unioncamere Piemonte che lo finanzia, affidato a VisitPiemonte con la partecipazione attiva di tutte le ATL (Alexala, ATL Biella Valsesia Vercelli, ATL del Cuneese, Distretto Turistico dei Laghi, Ente Turismo Langhe Monferrato e Roero, ATL della Provincia di Novara, Turismo Torino e Provincia) e delle Camere di commercio (Alessandria, Asti, Biella e Vercelli, Cuneo, Novara, Torino, Verbano Cusio Ossola) con un duplice obiettivo: da un lato, rendere l’Outdoor un vero e proprio “prodotto” da promuovere in Italia e all’estero, sistematizzandolo, rendendo facilmente fruibile la grande varietà di offerte e progetti Outdoor e integrandolo con servizi collegati e proposte turistiche/enogastronomiche; dall’altro, creare nuove opportunità di sviluppo montano e in zone interne, più marginali, stimolando lo sviluppo di progetti di micro-impresa locali: questo attraverso seminari di formazione e laboratori d’imprenditorialità realizzati in collaborazione con l’Università di Torino (Dipartimento di Culture, politica e società, Dipartimento di Management e Dipartimento di informatica).

Nel prosieguo, il progetto coinvolgerà anche Associazioni di categoria, Consorzi e operatori della filiera.

Il turismo è un driver essenziale per la ripartenza della nostra regione, soprattutto dopo il lockdown: attrarre turisti dalle altre province italiane, oltre che al di fuori dei confini nazionali, è per noi un obiettivo fondamentale. Dobbiamo rimettere in moto lo sviluppo economico e sociale e per farlo occorre puntare su progetti come ‘Piemonte Outdoor Commission’ che scommettono sulla valorizzazione delle esperienze imprenditoriali già avviate e sulla creazione di nuove realtà di micro-impresa locali, anche attraverso seminari di formazione e laboratori d’imprenditorialità. Il ruolo delle Camere di commercio è affiancare gli imprenditori nel loro cammino, supportandoli e offrendo loro tutti gli strumenti necessari per superare i momenti di crisi e tornare a crescere” dichiara Paolo Bertolino, Segretario generale di Unioncamere Piemonte.

Il Piemonte ha stanziato 4 milioni di euro per la promozione, ai quali si aggiungono fondi per finanziare eventi e manifestazioni di grande richiamo, per il rilancio della domanda turistica attraverso i Consorzi, per potenziare l’azione svolta dalle ATL con particolare attenzione alla promozione dei prodotti turistici locali – sottolinea l’Assessore alla Cultura, al Turismo e al Commercio della Regione Piemonte, Vittoria PoggioIl turismo attivo, con la molteplicità di proposte del Piemonte, rappresenta una leva importante per la ripartenza della regione. La varietà di esperienze all’aria aperta in luoghi di prossimità permetterà vacanze slow, nella natura. Sono certa che i visitatori saranno sempre più attratti dai nostri splendidi territori, dalle colline del Monferrato e delle Langhe fino ai suggestivi paesaggi dei laghi e delle montagne”.

La Cabina di Regia impegnata su questo progetto, oltre che da VisitPiemonte e Unioncamere è composta da:

Camere di commercio: Alessandria, Asti, Biella e Vercelli, Cuneo, Novara, Torino, Verbania

Regione Piemonte: Direzione Cultura Turismo e Commercio, Direzione Ambiente, Energia e Territorio

ATL: Alexala, Biella Valsesia Vercelli, Cuneo, Distretto Turistico dei Laghi, Langhe Monferrato Roero, Novara, Turismo Torino e Provincia.

Le due sezioni disponibili su “Piemontescape” – bike ed escursionismo – presentano le proposte turistiche e i percorsi scelti e inseriti dalle Agenzie Turistiche Locali e dai Consorzi turistici, in modo da attrarre e orientare i potenziali visitatori tra le diverse attività che si possono sperimentare in ciascuno dei singoli territori piemontesi.

Per rendere più visibile “Piemontescape”, in linea con le aspettative di operatori, Camere di commercio e ATL, si è definita una campagna di comunicazione mirata che, da fine giugno e per tutto il periodo estivo, sarà diffusa su un mix di canali on e off line: riviste di viaggio, lifestyle, arte, femminili e generaliste; quotidiani – nazionali e locali – portali e social network.

Questa campagna intende stimolare l’arrivo in Piemonte di appassionati di turismo attivo sia dall’Italia, sia dall’Europa, promuovendo, oltre alle attività e sport all’aria aperta, anche gli itinerari storico artistici, i percorsi enogastronomici, i cammini storico-spirituali, i piccoli borghi e paesaggi poco noti, capaci di stupire i visitatori.




Concorso pubblico per Istruttore Amministrativo

Il Comune di Gabiano ha indetto un concorso pubblico, per titoli ed esami, per l’assunzione a tempo parziale e indeterminato di n. 1 Istruttore amministrativo/contabile (Cat. C posizione economica C1) del CCNL per il personale del comparto Funzioni Locali.

REQUISITI

Diploma di maturità tecnico commerciale (ragioneria) o equipollenti, ovvero titolo

superiore di laurea, anche solo triennale, in discipline giuridiche o economiche e della

patente di categoria B.

Scadenza 13 luglio 2020

Tutte le informazioni le trovi a questo link




Bando di concorso pubblico per istruttore direttivo

Il Comune di Ameno in provincia di Novara ha indetto un bando di concorso pubblico per istruttore direttivo. La scandenza è il 12 luglio 2020

REQUISITI

Per l’ammissione al concorso i candidati devono essere in possesso, alla data di scadenza del termine utile per la presentazione della domanda, dei seguenti requisiti:

1) Diploma di Laurea in Economia e Commercio o Giurisprudenza o lauree equipollenti conseguite secondo l’ordinamento universitario anteriforma di cui al D.M. 509/1999, o lauree specialistiche (LS) o lauree magistrali (LM) appartenenti a una delle classi del nuovo ordinamento universitario (D.M. 509/1999 e D.M. 270/2004).

L’equipollenza dovrà essere obbligatoriamente documentata dal candidato tramite l’indicazione del relativo provvedimento legislativo o ministeriale, che sarà controllato d’Ufficio;

Tutte le informazioni le trovi cliccando questo link

Fonte di informazione:
G.U. n. 45 del 12/06/2020



Sono 31.131 (+41 rispetto) i positivi Covid 19

L’Unità di Crisi della Regione Piemonte comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 22.894 (+139 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 2598 (+19) Alessandria, 1310 (+18) Asti, 802 (+0) Biella, 2192 (+16) Cuneo, 2019 (+8) Novara, 11.945 (+76) Torino, 958 (+0) Vercelli, 919 (+2) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 151 (+0) provenienti da altre regioni. Altri 1826 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

Sono 8 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 0 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è di 4026 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 663 Alessandria, 250 Asti, 208 Biella, 392 Cuneo, 350 Novara, 1.776 Torino, 217 Vercelli, 132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 38 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

Sono 31.131 (+41 rispetto a ieri, di cui 27 asintomatiche; delle 41: 9 contatti di caso, 17 in Rsa, 14 screening e 1 indagine in corso) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivise su base provinciale: 4034 Alessandria, 1867 Asti, 1042 Biella, 2834 Cuneo, 2749 Novara, 15.820 Torino, 1.315 Vercelli, 1118 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 260 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 92 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 25 (-3 rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 448 (-24). Le persone in isolamento domiciliare sono 1912. I tamponi diagnostici finora processati sono 377.165, di cui 207.334 risultati negativi.




Nasce #UIDatastream, la nuova rubrica social dell’Unione Industriale di Torino

Una raccolta di dati e un’illustrazione sintetica degli indicatori economici del Piemonte di più diretto interesse per le imprese. Si inizierà con un focus sulle singole province per proseguire poi su approfondimenti settoriali sull’andamento dell’economia locale.

Sono questi i contenuti di #UiDatastream, la rubrica social avviata dall’area Comunicazione insieme al Servizio Studi Economici dell’Unione Industriale di Torino.

Il nuovo format, che sarà disponibile sui canali social dell’Unione Industriale già da oggi, vuole ripensare la comunicazione dei dati economici: un modo immediato e interattivo di raccontare il nostro territorio, analizzandone punti di forza e debolezze, in una fotografia dello stato di salute del mondo industriale piemontese.

Ogni puntata – che sarà trasmessa il martedì e il giovedì alle ore 12 – prenderà in considerazione l’economia di una provincia, sulla base degli indicatori disponibili.

L’Ufficio Studi economici dell’associazione ha sviluppato una raccolta di analisi sulla base delle congiunture economiche dell’ultimo anno nelle diverse province piemontesi. Spunti di riflessione – questi – particolarmente interessanti in un momento in cui si sta scrivendo il futuro della nostra vocazione industriale. La ripresa ancora incerta dopo i mesi di lockdown che hanno compromesso la sussistenza di molte attività produttive, le misure necessarie per la ripartenza, i settori di eccellenza su cui puntare trovano così una nuova chiave di lettura.

Il primo appuntamento è online oggi sui canali LikedIn e Youtube dell’Associazione, inaugurando il format con un focus sull’economia della Regione Piemonte nel suo complesso.




Da Confartigianato Torino lo stop alle polemiche sul “contributo Covid” di acconciatori ed estetisti

Confartigianato Imprese Torino mette stop alle polemiche di questi giorni sul fatto che la riorganizzazione del lavoro a causa del Covid-19 nei due settori abbia indotto alcuni titolari a ritoccare il listino dei prezzi.

“E’sbagliato generalizzare attaccando l’intero settore del benessere artigiano – sottolinea Giuseppe Falcocchio, responsabile area Benessere di Confartigianato Torino – a fronte di chi ha voluto aumentare i prezzi, la maggior parte degli operatori non ha praticato ritocchi”.

“Sottolineiamo come non esistano prezzi imposti in questo lavoro – rimarca Dino De Santis, Presidente di Confartigianato Torino – ma la qualità del servizio e tutta l’attenzione che viene garantita ai clienti per curare la loro bellezza e salute, potrebbe giustificare la scelta di un parrucchiere di rivedere il proprio listino. Quello che non va fatto, è giustificare l’aumento con dicitura “contributo Covid – 19”: questa è una cosa che non può sussistere e non deve passare il messaggio che i costi della ripartenza vengano scaricati sul cliente”.

“Particolarmente nei centri estetici – aggiunge Falcocchio – molte attenzioni e molti dispositivi di protezione facevano già parte delle dotazioni necessarie. Piuttosto a mancare, o difficilmente reperibili, sono proprio i dispositivi di protezione”.

Confartigianato Torino sottolinea come l’aumento dei prezzi sia imputabile non tanto all’acquisto di prodotti, quanto all’aumento dei tempi di lavoro.

“Parrucchieri ed estetisti – continua Falcocchio – da sempre assicurano e garantiscono igiene e sicurezza degli strumenti e degli ambienti; il problema, adesso, è che le operazioni di disinfezione e di ulteriore pulizia, che vengono svolte dopo il passaggio di ogni cliente, allungano gli orari di esercizio”.

Confartigianato Torino ricorda anche come chi ha ritoccato il listino, potrebbe averlo fatto perché sta proponendo soluzioni diverse, magari integrando ulteriori servizi ai trattamenti, o prodotti che sanno essere graditi dalla clientela.

“Credo che ognuno sia libero di guadagnarsi la fiducia dei propri clienti – conclude De Santis – e molte persone, particolarmente in questo periodo, lo apprezzano ancora di più. Ai clienti infatti viene offerto benessere psicofisico anche grazie alla costante formazione, che ha un costo, che i professionisti del settore svolgono e di cui si fanno carico”.




Progetto Innometro, aperto il secondo bando per favorire l’innovazione delle micro-imprese

Promuovere iniziative per favorire il trasferimento tecnologico, e quindi l’applicazione sul mercato dei risultati della ricerca, il consolidamento dei rapporti di collaborazione e cooperazione tra il mondo della ricerca e il sistema delle imprese.

Sono questi gli obiettivi del progetto Innometro per il quale il primo giugno è stato dato il via al secondo bando di selezione dedicato ai soggetti attuatori. E’ un’iniziativa che rientra nelle strategie messe in atto dalla Città metropolitana di Torino per valorizzare il più possibile le risorse di supporto al sistema economico del territorio.

E’ sempre più forte la necessità di innovazione da parte delle nostre imprese per imprimere un’accelerazione alla loro competitività e, proprio attraverso progetti come Innometro, si è scelto di intervenire nel triennio 2020-2022 a favore delle micro-imprese. Sono queste ultime che incontrano le maggiori difficoltà nell’intraprendere progetti di ricerca e innovazione, sia per ragioni di tipo organizzativo, sia per ottenere l’acceso agli strumenti finanziari.

Ecco che, sulla base di queste considerazioni, la Città metropolitana ha proposto non solo uno strumento di sostengo finanziario, ma alle imprese viene affiancato un sistema di percorsi di accompagnamento da parte di soggetti esperti per facilitare la strutturazione di rapporti di collaborazione con il mondo della ricerca e dello sviluppo.

Un sistema che ha proprio la finalità di focalizzare le esigenze di innovazione delle micro-imprese per aiutarle a individuare il percorso da seguire e le tecnologie necessarie, i partner per la realizzazione dell’idea, oltre ad assisterle nella redazione della proposta di progetto innovativo. Il contributo erogato dalla Città Metropolitana serve anche a facilitare lo sviluppo dell’idea ricorrendo ai servizi proposti dagli atenei del territorio metropolitano, ovvero dalle imprese innovative del territorio.

Le domande per candidarsi ad accompagnare le imprese dovranno essere presentate entro le ore 10 del 3 luglio 2020.

Il bando per il finanziamento alle imprese è previsto per la fine di giugno e proseguirà fino al 2022.

Clicca per leggere il Bando

 




Centri estivi, senza linee guida di Regione Piemonte sarà il caos

Se la Regione Piemonte non avvierà con urgenza le necessarie interlocuzioni con i Comuni per l’elaborazione della delibera regionale con le linee guida per l’apertura dei centri estivi, a completamento di quelle nazionali, i Comuni non potranno essere  in condizione di avviare questa attività, indispensabile per bambini e ragazzi, famiglie e sistema scolastico”: la consigliera di Città metropolitana delegata all’istruzione Barbara Azzarà e l’assessore all’istruzione del Comune di Torino Antonietta Di Martino esprimono grande preoccupazione per la situazione in atto in Piemonte alla vigilia dell’estate.

“Ancora ieri abbiamo registrato l’assenza di informazioni sulle intenzioni  al riguardo della Regione Piemonte, ma abbiamo letto invece annunci su presunte partenze dei centri estivi il 3 giugno aggiunge Barbara Azzarà che coordina la presenza dei Comuni piemontesi al tavolo come vicepresidente di Anci Piemonte.

“Il presidente Cirio e le assessore Chiorino e Caucino incontrano giustamente gli oratori, ma nessuno in Regione Piemonte si preoccupa di coinvolgere i comuni  per la redazione delle linee guida, che sono fondamentali a garanzia della sicurezza dei lavoratori e degli utenti. I Comuni aspettano chiarimenti urgenti”




La nuova ordinanza della Regione per la riapertura in Piemonte

Il presidente della Regione, Alberto Cirio, ha firmato l’ordinanza con il calendario delle riaperture in Piemonte, che sarà valida fino al 24 maggio 2020.

Da oggi, lunedì 18 maggio:

* tutti i negozi al dettaglio, saloni per parrucchieri, centri estetici, studi di tatuaggio e piercing e tutti i servizi per gli animali (oltre alle toelettature già attive, dog sitter, pensioni e addestramento); i Comuni potranno consentire orari di apertura più elastici ed estensivi per favorire la massima operatività delle attività commerciali e dei servizi alla persona;

* musei, archivi e biblioteche

* altre strutture ricettive ancora chiuse.

* sono inoltre consentiti:

– gli sport all’aria aperta in forma individuale rispettando la distanza minima di due metri (ad esempio: atletica, ciclismo, corsa, golf, tiro con l’arco, tiro a segno, equitazione, tennis, vela, attività acquatiche individuali, canottaggio, escursionismo, arrampicata libera, sci alpinismo, motociclismo, automobilismo, attività cinofila) e l’uso dei rispettivi impianti, centri e siti sportivi purché nel rispetto delle disposizioni di sicurezza (vietato in particolare l’utilizzo di palestre, luoghi di socializzazione, docce e spogliatoi fatto salvo per i locali di passaggio e i servizi igienici, per i quali i gestori dovranno garantire la corretta e costante sanificazione e igienizzazione, oltre ad assicurare il contingentamento degli ingressi, l’organizzazione di percorsi idonei e l’adozione di misure per garantire il distanziamento sociale ed evitare assembramenti, come ad esempio la prenotazione degli spazi e le turnazioni;.

le lezioni con l’istruttore, che in assenza della distanza di sicurezza avrà l’obbligo di uso della mascherina e di guanti monouso dove l’attività prevede il contatto con l’allievo;

– l’attivazione di nuovi cantieri di lavoro e la riattivazione di quelli eventualmente sospesi, oltre alla riattivazione dei tirocini extra-curriculari in presenza, purché nel rispetto delle disposizioni di sicurezza e prevedendo lo smart working dove non possibile garantire il distanziamento.

Da mercoledì 20 maggio:

* ritorno nei mercati dei banchi extralimentari (per consentire i tempi di adeguamento alle nuove linee guida per la sicurezza e permettere ai Comuni di tracciare i nuovi spazi sulle aree mercatali).

Da sabato 23 maggio:

* bar, ristoranti, trattorie, pizzerie, self-service, pub, pasticcerie, gelaterie, rosticcerie e delle altre attività di somministrazione alimenti (resta sempre consentito il servizio di asporto con orario esteso dalle 6 alle 22, la prenotazione da remoto diventa preferibile ma non più obbligatoria).

Per garantire la sicurezza e il contenimento del contagio da Covid-19, la riapertura di tutte le attività dovrà avvenire nel rispetto di quanto previsto dalle Linee di indirizzo per la riapertura delle Attività Economiche e Produttive approvate dal Governo in accordo con la Conferenza delle Regioni e allegate all’ordinanza. Rispetto alle indicazioni iniziali dell’Inail, accolgono e recepiscono le osservazioni delle Regioni, che dopo giorni di confronto con le associazioni di categoria avevano espresso al Governo le principali criticità connesse alla sostenibilità delle misure previste. “Un documento fondamentale – sottolinea Cirio – per il quale fino a stanotte abbiamo avuto una lunga trattativa con Roma, perché volevamo che il Governo le recepisse. Sono linee guida che garantiscono la sicurezza, ma scritte in modo da permettere anche l’operatività delle attività, cioè non solo riaprire ma davvero poter lavorare”.

“Non ci stancheremo di ripeterlo – rileva il presidente Cirio con l’assessore al Commercio Vittoria Poggio – Vogliamo aprire tutto, ma aprire per sempre. Per questo il Piemonte riparte con fiducia, ma anche in modo pragmatico, dando alle sue imprese e al suo territorio il tempo di adeguarsi alle linee guida che abbiamo preteso e ottenuto dal Governo, perché l’equilibrio tra sicurezza e sostenibilità economica è fondamentale per garantire il futuro di tutte le nostre attività”.

Tra le altre disposizioni contenute nell’ordinanza si segnalano:

– l’obbligo di utilizzare idonee protezioni delle vie respiratorie nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto, ed in tutti i luoghi e le occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza, fatto salvo per i bambini di età inferiore a sei anni, per i soggetti con forme di disabilità o con patologie non compatibili con l’uso continuativo dei dispositivi di protezione individuale;

– a questo scopo possono essere utilizzate mascherine di comunità, monouso o lavabili, anche autoprodotte, in materiali multistrato idonei a fornire una adeguata barriera e, al contempo, che garantiscano comfort e respirabilità, forma e aderenza adeguate che permettano di coprire dal mento al di sopra del naso; l ‘utilizzo delle mascherine di comunità si aggiunge alle altre misure di protezione finalizzate alla riduzione del contagio (come il distanziamento fisico, l’igiene costante e accurata della mani) che restano invariate e prioritarie;

– è mantenuto il divieto di ingresso ai visitatori in tutte le strutture pubbliche, private, convenzionate ed equiparate del servizio sanitario nazionale e nelle strutture socio-assistenziali (RSA, RA, RAF) salvo i casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura;

– non possono riaprire centri benessere, termali (eccetto quelli che erogano prestazioni incluse nei livelli essenziali di assistenza), culturali e sociali;

– gli orari di apertura e le modalità di accesso ai cimiteri, parchi e giardini sono definiti dalle Amministrazioni comunali;

– sono consentite per i proprietari ed affidatari, nel rispetto della normativa vigente, le attività allenamento ed addestramenti di animali nelle strutture di ricovero e custodia;

– è consentito il servizio di custodia di animale d ‘affezione e le attività che riguardano le adozioni.