Un’azienda veneta dona al Piemonte materiale sanitario

La I-TECH Medical Division, un’azienda veneta, ha donato alla sanità piemontese centinaia di pulsossimetri  (dispositivi per la misurazione della saturazione di ossigeno nel sangue) e termometri digitali a infrarossi  per la misura della temperatura a distanza.

Il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia ringrazia  Massimo Marcon e Matteo Zennaro, rappresentanti dell’azienda,  per questa inaspettata ma quanto mai preziosa donazione:  “Sarà mia premura attraverso l’assessore alla Sanità Luigi Icardi  far recapitare nel più breve tempo possibile le attrezzature devolute presso le Asl del Piemonte.

In questi giorni molto difficili per il nostro Servizio sanitario regionale, – continua il presidente Allasia – anche un piccolo gesto diventa importante. Chi può, in questo momento deve donare, è un dovere civico, una chiamata al senso di responsabilità e solidarietà. Per fortuna la generosità di aziende, enti e singoli cittadini si sta manifestando in modo importante anche in Piemonte, cosa che mi inorgoglisce”.

La I-TECH precisa che con questo gesto vuole sensibilizzare tutte le aziende italiane a donare:  “In momento di difficoltà dobbiamo essere uniti e dimostrare che crediamo in questo meraviglioso paese che è l’Italia.

Il primo obiettivo che abbiamo oggi è sconfiggere Covid-19, subito dopo viene la conservazione dei posti di lavoro per garantire il sostegno delle famiglie, il futuro delle generazioni a venire, il sostentamento degli anziani, la salute pubblica e la pace sociale”.




Confartigianato Torino, De Santis: “Risposte concrete a problemi comuni”

Posso continuare a lavorare o devo chiudere?. “Posso consegnare le merci o devo fermarmi?”. “Posso proseguire la mia attività senza ricevere i clienti”? “Sono un decoratore: come devo comportarmi?” inoltre: “Quali sono le restrizioni per la mobilità?”.

Sono queste alcune delle centinaia richieste di aiuto, informazioni, consigli e anche sostegno psicologico, che gli uffici di Confartigianato Torino, stanno ricevendo dopo l’ultimo Decreto del Presidente del Consiglio.

Gli uffici e i consulenti dell’Associazione sono costantemente raggiunti da telefonate da parte di imprenditori che chiedono delucidazioni sull’applicazione delle prescrizioni e aiuto sui comportamenti da adottare per la sicurezza negli ambienti di lavoro e per salvaguardare il personale.

“È un modo per stare vicini alle imprese anche in questo momento in cui i nostri uffici sono chiusi al pubblico – continua Dino De Santis, Presidente di Confartigianato Torino – e per far sapere che stiamo lavorando per loro e per non lasciarli soli nei dubbi e nelle incertezze di questa situazione molto difficile. Un servizio di risposte ai loro dubbi e alle loro problematiche, affinché possano continuare a lavorare rispettando le indicazioni del Decreto”.

Tutto ciò, nello stesso tempo, offre una panoramica dell’incertezza che vive il sistema produttivo piemontese e della drastica riduzione di ricavi e di commesse, rilevata sin dall’inizio della crisi provocata dalla diffusione del Virus. Attraverso tali canali, infatti, arrivano anche sempre più numerose le segnalazioni di un sistema produttivo che comincia a rispondere con difficoltà sempre maggiori.

Con sempre maggiore frequenza, infatti, Confartigianato Torino rileva come in alcuni settori ci sia un rallentamento delle consegne dei materiali ordinati o addirittura la mancanza direttamente dalle aziende produttrici.

L’Associazione evidenzia, inoltre, anche una frenata dei pagamenti fra la pubblica amministrazione e le imprese, dovuta, per lo più, in questo momento anche alla mancanza del personale addetto all’amministrazione e alla certificazione dei vari passaggi burocratici propedeutici al saldo delle fatture.

“Stiamo rispettando i provvedimenti via via adottati – prosegue De Santis – perché in gioco c’è la salute di tutti. Ora è il momento della responsabilità. Poi faremo i conti dei danni”.

“Crediamo che rimanere uniti sia il vero valore di questo momento – conclude De Santis – per questo stiamo lavorando, per avere risposte immediate e concrete a problemi comuni e per sostenere tutti i settori, quelli che hanno subito danni immediati e palesi e gli altri che li subiscono in modo meno evidente o con effetti più duraturi. Continuiamo ora per ora, giorno per giorno, a seguire la situazione e il suo evolversi, cercando per tutte le nostre imprese di contenere i danni e porre le condizioni per una ripresa poi”.

 




Il Gruppo CALEFFI dona 1 milione di euro per far fronte all’emergenza COVID-19

Il gruppo CALEFFI con le proprie aziende Caleffi Hydronic Solutions, Cristina Rubinetterie, Pressco e RDZ, scende in campo contro il COVID-19 per sostenere gli ospedali nella lotta contro l’epidemia.

A fronte dell’attuale situazione, la proprietà ha deciso di donare 1 milione euro suddivisi fra: Ospedale Maggiore Policlinico di Milano e Ospedale SS. Trinità di Borgomanero.

L’importo viene equamente devoluto tra le due strutture per le seguenti finalità:

  • L’Ospedale SS. Trinità di Borgomanero riceve dei macchinari indispensabili per rispondere all’emergenza sanitaria;
  • L’Ospedale Maggiore Policlinico di Milano – Unità operativa di malattie infettive – riceve la donazione da impiegare per le cure mediche e assistenza necessarie ai pazienti nonché per la ricerca contro il virus.

    “Speriamo che questa nostra iniziativa sensibilizzi le persone in Italia e all’estero, sull’emergenza nella quale siamo tutti coinvolti”, spiega il Presidente Marco Caleffi.

    L’obiettivo è sostenere le strutture ospedaliere e dare un aiuto concreto a tutto lo staff di medici, infermieri ed operatori sanitari in prima linea.




Psr 2014-2020 Piemonte: proseguono i pagamenti da parte di Arpea

L’Agenzia regionale piemontese per le erogazioni in agricoltura – Arpea – sta liquidando un ulteriore tranche di 3.611.455 euro di contributi, finanziati tramite il fondo europeo Feasr e relativi alle misure del Programma di sviluppo regionale 2014-2020 che andranno a beneficiare 112 aziende piemontesi.

“In un momento di grande difficoltà per il Piemonte, per l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo e che si ripercuote anche sul comparto agricolo piemontese, è importante saldare nei tempi previsti i pagamenti dell’anno 2019 a favore delle aziende agricole piemontesi, compresi i pagamenti di anni pregressi che presentavano criticità .

Grazie al lavoro di collaborazione tra Arpea e Assessorato all’Agricoltura e cibo della Regione Piemonte, i Caa – Centri di accoglienza agricola, nel mese di marzo la Regione eroga un’ulteriore tranche di contributi che andranno alle nostre imprese”.

In allegato tabella dei pagamenti suddivisi per provincia

Allegati

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Alberto Cirio: “Il paziente 1 della Regione Piemonte è guarito”

Il presidente Alberto Cirio ha annunciato che il paziente 1 piemontese è guarito, poiché il tampone a cui è stato sottoposto il 40enne torinese a lungo ricoverato nella Terapia intensiva dell’ospedale Amedeo di Savoia è risultato negativo:

“Ha vinto la sua malattia, e tutti noi vinceremo la battaglia impegnandoci insieme”.

Cirio ha inoltre evidenziato che “i dati in nostro possesso ci dicono che, senza restrizioni, il Piemonte oggi avrebbe 300 persone in più in ospedale. Questo non significa che i contagi diminuiscono, non ancora, ma che le misure adottate stanno funzionando”.




900 milioni di euro per sostenere il Piemonte e farlo ripartire

Dopo la riunione in teleconferenza con i capigruppo in Regione svoltasi, giovedì 12 marzo – dichiara il presidente del Gruppo Lega Salvini Piemonte Alberto Preioni – sono orgoglioso di potervi informare degli interventi economici che abbiamo già messo in atto per il Piemonte:

  • 1 miliardo come annunciato dal Presidente Cirio per l’emergenza Corona virus;
  • 200 milioni per anticipare i tempi di erogazione dei contributi e dei finanziamenti dovuti agli Enti e alle Associazioni;
  • 110 milioni per la sospensione del pagamento delle rate dei mutui che 1000 aziende piemontesi hanno in corso con Finpiemonte;
  • 54 milioni, disponibili da venerdì 13 marzo, quando si potrà ricorrere al Fondo di garanzia per aiutare le piccole e medie imprese in difficoltà a pagare gli interessi che hanno nei confronti delle banche e ad accedere a nuove forme di credito che potranno servire, per esempio, a pagare gli stipendi dei dipendenti.
  • 550 milioni di fondi invece previsti nel Piano della Competitività predisposto dalla Giunta.

Sommando tutto questo superiamo i 900 milioni di euro a disposizione del Piemonte per sostenerlo e farlo ripartire.

Il Gruppo della Lega in Regione lavora instancabilmente per cercare nuove soluzioni. Vogliamo assolutamente ridurre l’impatto economico dell’#emergenzacoronavirus sulle attività lavorative, altri provvedimenti sono allo studio a sostegno delle famiglie, dei lavoratori e delle grandi e piccole imprese”.

Così in una nota il Presidente del Gruppo Lega Salvini Piemonte, Alberto Preioni.




Unioncamere Piemonte: crolla l’export piemontese nel 2019

Nel 2018 il valore delle esportazioni piemontesi si è attestato sui 46,6 miliardi di euro, registrando una contrazione del 3,5% rispetto al 2018.

Valutando le singole performance trimestrali, si rileva come l’andamento del valore delle vendite all’estero sia derivato da una dinamica negativa registrata in tutti e quattro i periodi considerati. Alla flessione del 3,8% del I trimestre ha fatto seguito la riduzione più contenuta del periodo aprile-giugno 2019 (-1,9%).

Nel III trimestre la variazione tendenziale si è attestata al -3,2%, per poi peggiorare ulteriormente negli ultimi tre mesi dell’anno (-5,2%).

32,5 miliardi di euro.

Il saldo della bilancia commerciale, pari a 14,1 miliardi di euro, permane, dunque, di segno positivo, in diminuzione rispetto all’anno precedente, quando si attestava a 14,3 miliardi.

Il risultato evidenziato dal Piemonte nel corso del 2019 è nettamente peggiore rispetto a quello medio nazionale. Le esportazioni italiane hanno registrato, infatti, una crescita del 2,3% rispetto all’anno precedente.

Ferruccio Dardanello, Vice Presidente vicario di Unioncamere Piemonte.




Fondo di garanzia, estensione automatica garanzia per finanziamenti oggetto di moratoria

Il Fondo di garanzia per le PMI estende la garanzia già concessa sui finanziamenti in essere al 31 gennaio 2020 che rientrano nell’applicazione dell’Addendum all’Accordo per il Credito 2019 sottoscritto, in data 6 marzo 2020, dall’ABI e dalle Associazioni imprenditoriali in considerazione dell’emergenza COVID-19.

Per i finanziamenti per i quali sia comunicata dalle banche o dai confidi la variazione in aumento del piano di rientro del debito, connessa alla sospensione del pagamento della quota capitale delle rate dei finanziamenti a medio e lungo termine o all’allungamento della durata ai sensi di quanto previsto dall’Accordo per il Credito, sarà, pertanto, confermata d’ufficio la garanzia del Fondo senza una nuova valutazione del merito di credito delle PMI e dei professionisti beneficiari.

La medesima procedura sarà applicata anche ai finanziamenti cui siano riconosciute condizioni di maggior favore per le imprese rispetto a quelle previste nell’Accordo per il credito, ovvero per i quali la sospensione o l’allungamento della durata sia accordata da soggetti non firmatari del predetto Accordo.




Treni regionali, servizio flessibile per l’emergenza coronavirus

Rimodulazione dei treni regionali tutelando le tratte e le fasce orarie più utilizzate da chi si deve spostare per necessità lavorative, a partire da venerdì 13 marzo.

Questa la misura presa di concerto tra Regione Piemonte, Trenitalia e Agenzia della mobilità piemontese e GTT che hanno costituito la Mobility Emergency Unit: un tavolo a quattro per tutelare gli spostamenti strettamente necessari nel rispetto di quanto decretato dal Presidente del Consiglio dei Ministri lunedì sera.

«Si tratta di una misura eccezionale per una situazione mai affrontata prima, che va di pari passo con la limitazione degli spostamenti – spiega l’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte Marco Gabusi -. L’unità costituita per fronteggiare l’emergenza ha analizzato i flussi degli ultimi giorni, con previsioni di alleggerimento del traffico anche importante soprattutto nel weekend, e ha stabilito la riduzione delle corse di pari passo con le restrizioni degli spostamenti e dei contatti decretate il 9 marzo. È stata una scelta condivisa e appoggiata da tutti i soggetti della Mobility Emergency Unit, che tiene conto delle difficoltà che la rete dei trasporti pubblici deve affrontare, anche alla luce della necessità di evitare quanto più possibile le occasioni di potenziale contagio anche per il personale ferroviario. Al tempo stesso vogliamo tutelare chi non può proprio fare a meno di spostarsi per lavoro, anche se si tratta di un’utenza ormai minima. Vorrei sottolineare che questo potrebbe essere solo il primo intervento che realizziamo sulla rete regionale: la Mobility Emergency Unit è infatti in modalità ‘work in progress’, in costante contatto e si riunisce tutti i giorni per valutare eventuali nuove variazioni di servizio, sia in aggiunta che in riduzione».

 

In sintesi, per quanto riguarda i treni Regionali Veloci, sulla linea Torino-Milano, viene mantenuto un treno ogni ora e sono sospesi i treni di rinforzo, sono inoltre sospesi i primi treni da Torino del mattino e gli ultimi treni della notte; sulla linea Torino-Cuneo sono sospesi il primo treno da Cuneo e l’ultimo da Torino, sulla linea Torino-Alessandria-Genova sono soppressi i prolungamenti e i treni di rinforzo che erano stati istituiti a dicembre tra Liguria e Basso Piemonte.

È prevista, infine, la circolazione con 8 carrozze, anziché le attuali 11, per tutti i treni regionali veloci Torino-Milano.

Sarà un servizio modulabile suscettibile di variazioni. «Vale a dire – spiega il vicepresidente dell’Agenzia della mobilità piemontese Licia Nigrogno – che valuteremo la situazione sanitaria e gli scenari di evoluzione del contagio per individuare man mano la soluzione migliore per il trasporto ferroviario regionale.  Abbiamo ritenuto di dover adeguare l’offerta alle condizioni di traffico e richiesta attuale e di dover anticipare eventuali criticità di servizio e di infrastruttura dovuti a possibili carenze di personale per eventuali quarantene o contagi. Siamo pronti a mettere in campo ulteriori variazioni in corrispondenza di un mutamento del quadro generale. Sarà nostra cura promuovere le iniziative che possano alleviare i disagi che stanno subendo i cittadini che non possono usufruire del servizio».

Il dettaglio delle modifiche sarà consultabile sul sito Trenitalia e dell’Agenzia della mobilità piemontese  oltre che nelle stazioni, presso le biglietterie automatiche e sarà data comunicazione tramite annunci vocali.

 

Si ricorda che sui treni regionali sono state potenziate le attività di sanificazione e disinfezione, riducendo gli intervalli di tempo tra i turni di pulizia e prosegue l’installazione a bordo dei treni di dispenser di disinfettante per le mani.




CNA Piemonte, chiusure per coronavirus: “Sacrificio necessario, collaborazione e fiducia”

Sentite le autorità sanitarie, ci è stata avanzata un’esigenza condivisa da parte dei presidenti Alberto Cirio, Luca Zaia e Attilio Fontana di proporre al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, attraverso lettera, un inasprimento delle limitazioni condiviso tra Piemonte, Lombardia e Veneto, che avrà effetto solo quando il Governo emanerà il nuovo DPCM.

 

È un sacrificio necessario: dobbiamo tutti collaborare ed avere fiducia. Sono decisioni che investono tutte le attività che hanno rapporto diretto con la clientela, comprese quelle artigianali di servizio alle persone. Ma si salvaguarda il funzionamento della distribuzione commerciale dei beni alimentari e di prima necessità.

 

In questo senso evidenziamo il ruolo dell’artigianato e della piccola impresa: infatti, abbiamo proposto il mantenimento delle attività artigianali di supporto, come impiantisti, manutentori, imprese di pulizie e trasporti, tutti servizi essenziali al buon funzionamento della situazione.

 

D’altra parte, in questa fase non si poteva che salvaguardare invece tutte le attività manifatturiere di ogni settore, compreso l’artigianato, che possono continuare a operare, considerando anche che molte realtà, però, girano già al minimo. L’insieme di queste proposte ha evidentemente senso se avanzate congiuntamente tra Piemonte, Lombardia e Veneto”, affermano Filippo Provenzano, segretario regionale CNA, e il presidente regionale di CNA Fabrizio Actis.