A febbraio 2020 rallenta la domanda di lavoro delle imprese piemontesi

Sono circa 23.810 i contratti programmati dalle imprese piemontesi per febbraio 2020, 2.100 unità in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (-8,1%). L’81% riguarderà lavoratori dipendenti, mentre solo il 19% sarà rappresentato da lavoratori non alle dipendenze.

Nel 40% dei casi le entrate previste saranno stabili (era il 37% a gennaio 2019), ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 60% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita).

Complessivamente nel trimestre febbraio-aprile 2020 le entrate stimate raggiungeranno le 67.420 unità, circa 9mila unità in meno rispetto a quanto previsto nello stesso periodo del 2019.

Queste alcune delle indicazioni che emergono dal Bollettino mensile del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal.

Delle 23.810 entrate previste in Piemonte nel mese di febbraio 2020 il 16% è costituito da laureati (in crescita rispetto al 18% di gennaio 2019) e il 34% da diplomati; le qualifiche professionali rappresentato il 32% mentre il 19% è riservato alla scuola dell’obbligo.

Per quanto riguarda la dinamica settoriale sono, ancora una volta, i servizi a formare la fetta più consistente della domanda di lavoro (69%, con una lieve crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), in particolare il commercio, il turismo e i servizi alle persone.

Il comparto manifatturiero, che genera il 23% della domanda di febbraio 2020, registra un calo di 1.510 unità rispetto a febbraio 2019. In diminuzione anche le entrate programmate dalle imprese delle costruzioni, che passano da 1.830 di febbraio 2019 a 1.760.

Il 21% delle entrate previste per febbraio 2020 nella nostra regione sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota superiore alla media nazionale (20%) e analoga a quanto previsto nel febbraio 2019 a livello regionale (21%), il 31% sarà costituito da operai specializzati e conduttori di impianti, il 37% riguarderà impiegati, professioni commerciali e dei servizi e l’11% professioni non qualificate.

Il nuovo anno prosegue, inoltre, all’insegna di una più elevata difficoltà di reperimento del personale. In 30 casi su 100 le imprese piemontesi prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati, a febbraio 2019 incontrava difficoltà di reperimento il 29% delle aziende. Le professioni più difficili da trovare nel periodo considerato, sono gli specialisti in scienze informatiche, fisiche e chimiche, le professioni specifiche nei servizi di sicurezza, vigilanza e custodia e gli operai specializzati nelle industrie del legno e della carta.

 




Fondi europei, la giunta regionale dichiara l’overbooking del Fesr

E’ una sorta di “overbooking”, cioè un utilizzo di risorse superiore a quelle a disposizione, contando sul recupero degli avanzi dei fondi europei non spesi dalle altre regioni.

Lo ha annunciato parlando del Fesr il presidente della Giunta regionale  in Prima commissione, in occasione dell’esame della legge di bilancio e del Defr.

Il presidente ha spiegato che per il Fesr, il fondo più incisivo sullo sviluppo della regione, la dotazione della programmazione in corso è di 965 milioni, ma sono stati impegnati 1,103 mld di euro perché pensa di recuperare le risorse non spese da altre Regioni per i loro fondi europei.

Oltre 50 milioni sono poi frutto di rimodulazioni e andranno a sostegno del piano sulla competitività su misure in gran parte green: 10 milioni per la riduzione dell’impatto ambientale delle aziende;  12 milioni per riqualificare l’offerta turistica; 5 milioni  sui servizi al turismo.

Anche l’auto elettrica viene incentivata, attraverso il raddoppio delle risorse per i comuni che installano colonnine per la ricarica elettrica (+10 milioni); con 7 milioni vengono poi incentivati i privati a installare colonnine per la ricarica.

Altri 10 milioni andranno per l’acquisto di bus elettrici.

La rimodulazione utilizza le risorse di bandi sottoutilizzati. Per quanto riguarda la spesa già effettuata sul Fesr, nella graduatoria delle Regioni il Piemonte è a metà classifica, dentro i parametri fissati dalla Commissione europea.

Il presidente ha poi ricordato che nel Fse siamo primi in Italia, un merito già raggiunto in passato che dimostra l’efficienza della macchina regionale, ma anche di quanto il Piemonte sia una regione malata, che ha bisogno di questo fondo europeo per sostenersi.

Degli 882 milioni della dotazione sono stati impegnati 742, la spesa certificata è di 436 milioni.

Il Piemonte ha chiesto a Bruxelles la rimodulazione per recuperare risorse libere e investire tra l’altro 20 milioni per borse di studio universitarie, in modo da sgravare il capitolo di fondi propri.

A giugno il presidente prevede altri avanzi nel fondo per 18 milioni che potrebbero essere utilizzati per le borse di specializzazione in medicina. Un invito in tal senso è venuto anche dal capogruppo di Luv.

Per il Feasr, il presidente della Giunta ha parlato di una rimodulazione di 44 milioni che permette di finanziare le misure agroalimentari che per il 2020 non prevedevano fondi.

Sia il capogruppo PD che quello del M5s si sono detti disponibili ad avviare gruppi di lavoro, insieme con il presidente della Giunta, sui fondi europei e sul Fsc.

Durante la discussione sul bilancio sulle deleghe che attengono al presidente, dal M5s è venuto l’invito a stanziare maggiori risorse per i diritti civili.

Successivamente il vicepresidente della Giunta ha presentato linee guida del Dfr e tabella di bilancio sugli enti locali.




Ventisei milioni e mezzo di euro per il commercio piemontese per il triennio 2020-2022

L’obiettivo primario della Giunta è quello di creare innovazione e sostegno soprattutto per le piccole e medie attività commerciali, già messe a dura prova dalla crisi e dalla grande distribuzione.

L’assessore ha sottolineato come il commercio rivesta una forte valenza sociale per mantenere in vita i centri storici e le periferie: l’impegno è quello di dare vita ad un’azione congiunta tra pubblico e privato che preveda anche il riutilizzo delle strutture dismesse, il rilancio di quelle esistenti e un minimo consumo del suolo.

Tra le novità figurano poi l’istituzione dei Distretti urbani del commercio (Duc) e il miglioramento della rete distributiva dei carburanti nell’intento di una sempre maggiore sostenibilità. È poi stata anche annunciata la volontà di rivedere la legge regionale 28 “Disciplina, sviluppo ed incentivazione del commercio in Piemonte” del 1999, ritenuta non più attuale.

Nello specifico dei numeri, per il Fondo unico per la competitività del commercio sono previsti 17 milioni di euro, dei quali 15 con la formula del finanziamento agevolato e i rimanenti a fondo perduto, mentre per gli esercizi di somministrazione la dotazione è di 230 mila euro annui.

Inoltre per le aree mercatali la cifra oscilla intorno al milione e mezzo annuo, mentre per quanto riguarda i Distretti urbani, per la loro istituzione sono stati messi a bilancio 500 mila euro per l’anno in corso e per il 2021, e 2 milioni per il 2022.

Sono intervenuti per chiarimenti esponenti di M5s, Pd, Luv e Moderati, mentre pieno sostegno alle linee programmatiche è stato espresso dalla Lega.

L’assessore ha quindi illustrato il Defr per l’altra sua competenza, il turismo, giudicato asse portante per lo sviluppo economico del Piemonte. Punto di forza da cui partire è la governance del sistema regionale delle diverse componenti locali: Atl, Dmo (la società regionale) e Pro loco. L’obiettivo è quello di adeguare la competitività turistica agli scenari attuali, puntando essenzialmente sulla promozione integrata delle nostre eccellenze, per attrarre più flussi di visitatori provenienti dalle altre regioni e dall’estero.

La filosofia, come ha sottolineato la rappresentante dell’Esecutivo, è quella del cosiddetto “turismo lento”, una modalità di viaggio che si è diffusa sempre di più negli ultimi anni in tutto il mondo. Si contrappone al turismo veloce, “mordi e fuggi”, rappresentato in particolare dalle dagli short break nelle grandi città.

L’idea del turismo lento prevede una valorizzazione della qualità dell’esperienza turistica e un’immersione del viaggiatore nella cultura locale del territorio, basandosi prima di tutto sul rispetto. La parte finanziaria del Turismo sarà affrontata nelle prossime riunioni di Commissione.

 




Fondi europei, in Piemonte incassati solo il 32% dei contributi stanziati

In Piemonte, fino a fine ottobre 2019, sono stati approvati contributi europei (Fondo europeo di sviluppo regionale – FESR) per un valore complessivo di 354 milioni di euro, ma soltanto il 32% di essi, pari a circa 115 milioni di euro, è stato effettivamente incassato dalle imprese che hanno presentato i progetti.

È quanto emerso da un’analisi elaborata in occasione della 14ma edizione di A&T 2020 (Fiera dedicata a innovazione, tecnologie e competenze 4.0) dal Gruppo Del Barba, società che opera da oltre vent’anni nel settore della finanza agevolata.

In Piemonte sono stati approvati 1522 progetti presentati all’Unione Europea. In particolare, l’analisi svolta ha riguardato i fondi destinati alla ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione che rappresentano il 65% della dotazione complessiva (231.319.756 euro) e quelli per la competitività dei sistemi produttivi al 35% (122.848.943 euro).

La nostra analisi – dichiara Stefano Ciacciarelli Direttore Generale Gruppo Del Barba – evidenzia come molto spesso le aziende si trovino in difficoltà nell’utilizzare i fondi che vengono approvati a livello regionale e non solo. Anche in Piemonte, come in altre parti del Paese ad eccezione di pochi casi virtuosi, ci troviamo di fronte alla difficoltà delle imprese di portare a termine l’iter progettuale fino ad incassare i fondi approvati. Può essere una questione di burocrazia o mancanza di strumenti e risorse in grado di finalizzare i progetti. Le imprese – continua Ciacciarelli – non possono perdere simili occasioni necessarie per sostenere la propria crescita ma devono affidarsi a chi ha competenze e conoscenze approfondite di questi processi”.

I DATI PROVINCIA PER PROVINCIA.

A Torino sono stati approvati 890 progetti per un valore complessivo di oltre 306 milioni di euro ma soltanto il 33,76% sono stati incassati dalle imprese.

Cuneo è al secondo posto per numero di progetti approvati (195) che ammontano a 21,6 milioni di euro e un incasso pari al 28,04%.

A Novara sono 111 i progetti approvati che hanno raccolto 9,66 milioni di euro: la percentuale dei pagamenti si attesta al 16,28%. Alessandria con 100 progetti approvati per un valore di 7,3 milioni di euro si posiziona al quarto posto in termini quantitativi con una percentuale di incasso pari al 23,25%.

A Vercelli sono 52 i progetti approvati che hanno raccolto 1,16 milioni di euro: la percentuale dei pagamenti si attesta al 34,13%. Ad Asti sono 47 i progetti approvati che hanno raccolto 1,9 milioni di euro: la percentuale dei pagamenti si attesta al 16,11%.

La provincia Verbano Cusio Ossola è fanalino di coda in termini di progetti approvati (33) per un valore di 1,65 milioni di euro e una percentuale di pagamenti che si attesta al 14,22%.

In termini di percentuale più alta di incasso, dopo il capoluogo regionale, è Biella la provincia più virtuosa con un 35,52% di incasso a fronte di un numero contenuto di progetti approvati (80).

L’analisi  rileva, inoltre, che ci sono 14 progetti che coinvolgono più comuni contemporaneamente con un valore complessivo di 1,8 milioni di euro ma con il dato più basso in termini di pagamenti (11,73%).

A livello Regionale ha rilevato che, al momento, risultano attualmente attivi (fino ad esaurimento fondi) 7 bandi per un valore complessivo di 192 milioni di euro.

Gli ambiti finanziati sono: l’internazionalizzazione (7 milioni di euro),l’attrazione e il radicamento di investimenti in Piemonte (30 milioni di euro),l’incremento occupazionale (3 milioni di euro),l’innovazione, sostenibilità ambientale, efficienza energetica e sicurezza dei luoghi di lavoro (40 milioni di euro),la ricerca e sviluppo (19 milioni di euro),l’acquisizione di aziende in crisi, impianti produttivi chiusi o a rischio di chiusura (3,4 milioni di euro) e lo sviluppo delle imprese, ammodernamento e innovazione dei processi produttivi (90,3 milioni di euro).

È attesa l’apertura di un ulteriore nuovo bando a supporto dello sviluppo e rinnovamento delle imprese.




Regione Piemonte: per lo sport un incremento di 10 milioni

Nel 2020 la Regione destinerà allo sport 10 milioni di euro in più rispetto allo scorso anno: lo ha annunciato in sesta Commissione l’assessore regionale competente, illustrando il Documento di economia e finanza regionale (Defr) e il Bilancio di previsione finanziario 2020-2022.

Le risorse saranno implementate attraverso variazioni sostanziali al bilancio contentute nel maxi emendamento che verrà presentato dalla Giunta: le proposte riguardano nello specifico la promozione di eventi turistici sportivi internazionali (+2,5 milioni nel 2020), i contributi per la conservazione degli impianti olimpici di innevamento programmato e di risalita trasferiti dalla Regione agli enti locali (+500mila euro), i contributi ad enti e società per la promozione della pratica sportiva (+1 milione), gli interventi per garantire la sicurezza delle aree sciabili (+6 milioni), i contributi a favore di federazioni, enti di promozione sportiva, associazioni e società sportive a  sostegno degli sport della pallapugno e della palla tamburello (+200 mila euro).

Sono intervenuti per chiarimenti consiglieri M5s, Pd e Fi.

L’assessore ha poi illustrato il disegno di legge sulla promozione e l’impiantistica sportiva, il cui testo è stato sviluppato in accordo con il Coni, le Federazioni sportive e il Comitato italiano paralimpico (Cip) e che ha tra i suoi obiettivi quello di garantire a tutte le realtà che promuovono la pratica sportiva la possibilità di partecipare ai bandi regionali.

La legge prevede, inoltre, la tutela degli sport tradizionali come la pallapugno e la pallatamburello, l’istituzione della Settimana regionale dello sport e del benessere e della Piemonte Sport Commission, un’agenzia strutturata sul modello di Film Commission, per promuovere il Piemonte come destinazione di turismo sportivo e che si attivi per reperire le risorse necessarie all’organizzazione degli eventi.

La Commissione ha deciso le consultazioni on-line con termine il 6 marzo e ha nominato relatori.

In congiunta con la quinta Commissione del Consiglio comunale di Torino si è poi svolta una seduta di approfondimento sulla situazione della Cavallerizza Reale, alla presenza dell’assessore regionale alla Cultura e dell’assessore comunale all’Urbanistica, nel corso della quale è stata ribadita la volontà della Regione di favorire il recupero dell’area con i fondi dello sviluppo regionale, a fronte di un progetto complessivo di riqualificazione.




Alle politiche energetiche 2,5 milioni di euro

Quasi due milioni e mezzo di euro destinati alle politiche energetiche regionali per il 2020: lo ha annunciato in Terza commissione l’assessore all’Ambiente, Energia e Innovazione, illustrando il Documento di economia e finanza regionale (Defr) e il Bilancio di previsione finanziario 2020-2022.

L’assessore ha spiegato che la cifra messa a bilancio per le sue competenze dirette, è di quasi un milione e quattrocentomila euro, provenienti per la maggior parte da fondi europei e statali. L’altro milione e 100mila euro è di competenza dell’assessorato ai Trasporti. Anche gli anni 2021 e 2022 saranno coperti più o meno dalle stesse cifre.

L’obiettivo da raggiungere è quello di avere sempre più energia proveniente da fonti rinnovabili eliminando i combustibili fossili, ha chiarito l’assessore. Sarà quindi necessario un ammodernamento delle strutture e infrastrutture energetiche attraverso non solo nuove tecnologie, ma tramite la realizzazione di nuovi impianti fotovoltaici sulle aree degradate e abbandonate, senza utilizzare nuovo suolo.

Si pensa anche alla costruzione di nuovi invasi nelle montagne, per tutelare l’acqua e per produrre nuova energia pulita.

Tra i principali scopi che la Regione si è prefissata, ha concluso il rappresentante dell’esecutivo, ci sono poi quelli di ridurre maggiormente i consumi e di promuovere la green economy su tutto il territorio piemontese.

Lo scorso dicembre la Giunta ha approvato il nuovo Piano energetico regionale (Pear), che dovrà ora essere esaminato e votato dal Consiglio regionale.




Pil Nowcasting: presentati i risultati della ricerca sull’economia regionale

Sono stati presentati questa mattina a Torino dal Comitato Torino Finanza e da Unioncamere Piemonte i risultati della ricerca di now-casting “PillNow”: un Superindice dell’economia regionale aggregato e sintetico, proxy di breve termine del Pil.

PILLNOW E PIL: DIFFERENZE A CONFRONTO

Il Pil rappresenta un importante indice dello stato dell’economia di un territorio, ma di norma il Pil a scala regionale è rilasciato con oltre 12 mesi di scarto, è solo annuale e non permette letture semestrali, trimestrali e mensili. PillNow è invece un superindice totalmente nuovo in Italia.

Per costruire il Superindice ci si è avvalsi delle nuove tecniche di now-casting, che sono state introdotte per esempio dalla Federal Reserve di Atlanta negli USA, poiché attraverso la sintesi del suo indice GDPNOW conosce, in tempo reale e in sintesi, le condizioni dell’economia reale e può correggere eventualmente la politica monetaria.

L’obiettivo del now-casting è di estrarre da indicatori disponibili in tempo reale, in un certo momento, l’informazione che segnala la direzione e la variazione del Pil con evidenti vantaggi quali, ad esempio, ovviare a una parzialità e intempestività delle informazioni sull’economia regionale, sfruttare la crescita degli open data e valorizzare i dati delle pubbliche amministrazioni e delle aziende pubbliche.

Complessivamente l’economia si è fermata, il PillNow registra una variazione del +0,2%, lievemente migliore rispetto alla media nazionale (-0,3%).

“Avere un nuovo indicatore, periodicamente aggiornato, che indichi come sta andando l’economia del nostro territorio, è un incentivo alla qualità dell’azione della pubblica amministrazione e della politica – ha dichiarato il Presidente di Unioncamere Piemonte Vincenzo Ilotte -. Circa il 40% del Pil è speso o trasferito proprio dalle pubbliche amministrazioni: quando una percentuale è così rilevante, i policy maker hanno una responsabilità rafforzata per l’efficienza delle imprese e di conseguenza per il benessere dei cittadini e. PillNow introduce una tecnica statistica innovativa: siamo orgogliosi che sia nata in Piemonte”.

“Ancora una volta è il Piemonte che apre la strada. Mi piace sottolineare che Il Comitato Torino Finanza e le Camere di commercio piemontesi hanno sviluppato un nuovo indicatore che ci consente di parlare dell’economia reale regionale sotto una nuova luce e in tempi rapidissimi” ha fatto sapere il Presidente del Comitato di Torino Finanza Vladimiro Rambaldi.

 




Il Piemonte ritorna alla BIT di Milano, ecco il calendario delle iniziative

Da domenica 9 a martedì 11 febbraio la Regione Piemonte ritorna alla BIT – Borsa Internazionale del Turismo, la piattaforma di business internazionale che prevede tre giorni di full-immersion turistica con media, operatori e pubblico a Fiera Milano City.

Da oltre trent’anni BIT favorisce l’incontro tra decision maker, esperti del settore e buyer, provenienti dalle aree geografiche a più alto tasso di crescita economica e da tutti i settori della filiera.

La nuova formula della Fiera, quest’anno vede la prima giornata, domenica 9 febbraio, aperta a tutti e le giornate 10 e 11 febbraio riservate ai professionisti del settore, con oltre un centinaio tra convegni e seminari sulle ultime tendenze.

La Bit rappresenta quindi un punto di riferimento anche per gli operatori turistici piemontesi e per la Regione Piemonte che avrà un’area espositiva di circa mq. 200 nel Padiglione 3, per la promozione turistica del proprio territorio.

Lo stand disporrà di un’area multifunzionale di circa 30 mq adibita alla presentazione di iniziative promozionali ed eventi .

Lo spazio Regione ospiterà al suo interno circa 14 co-espositori (tour operator incoming, consorzi turistici e strutture ricettive) e le 8 Agenzie Turistiche Locali del Piemonte che svolgeranno attività di promo-commercializzazione.

Di seguito il calendario delle iniziative previste allo Stand regionale:

09/02/2020

ore 12.00 ATL di Novara – presentazione della “Guida della Provincia di Novara”

ore 14.00 Distretto Turistico dei Laghi – presentazione “Un’unica destinazione, tante esperienze open air tra laghi e monti!”. A seguire degustazione delle Margheritine, biscotti tipici di Stresa

ore 15.00 Regione Piemonte e Visit Piemonte presentano “L’essenziale è Barocco: viaggio tra ‘600 e ‘700 in Piemonte”: un caleidoscopio di iniziative per l’Anno del Barocco in Piemonte, dedicate alle espressioni di un periodo artistico e culturale di cui la regione è protagonista con centinaia di siti e di appuntamenti sul barocco piemontese. Interverrà l’assessore regionale alla Cultura, al Turismo e al Commercio.

 

ore 16.30ATL Biella Valsesia Vercelli – promozione Outdoor Alagna Valsesia/Monterosa Ski

 

10/02/2020

ore 12.00 ATL Turismo Torino – presentazione principali eventi 2020 che si svolgeranno a Torino

 

11/02/2020

ore 12.00Regione Piemonte presenta “Fil Food, il gusto unisce l’Italia”, progetto interregionale di valorizzazione delle risorse enogastronomiche, con capofila la Regione Piemonte e 12 Regioni coinvolte. A seguire degustazione con prodotti delle Regioni partner del progetto (Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Puglia, Sicilia, Umbria, Valle d’Aosta, Veneto)

 

Per accedere agli eventi presso lo stand della Regione Piemonte occorre inviare una comunicazione di pre-registrazione sul sit https://bit.fieramilano.it/pre-registrazione/



Coronavirus, disponibile in Piemonte il test molecolare specifico

nel Laboratorio di Microbiologia e Virologia dell’ASL Città di Torino, è disponibile il test molecolare specifico per il nuovo Coronavirus 2019-nCoV, eseguito secondo il protocollo Organizzazione Mondiale della Sanità del 17 gennaio 2020,  sotto la direzione del NIC (Centro Nazionale di riferimento) dell’Istituto Superiore di Sanità  e in collaborazione con l’Ospedale Spallanzani di Roma.

Si tratta di un test molecolare ad alta complessità, che richiede personale specializzato ed è eseguibile sui materiali provenienti dalle alte e basse vie respiratorie.

Fin dal primo giorno in cui è stata dichiarata l’emergenza, il Centro di riferimento regionale per la diagnostica di laboratorio delle infezioni emergenti dell’ospedale Amedeo di Savoia ha precauzionalmente attivato tutti i protocolli dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

“L’Assessorato regionale alla Sanità segue l’evolversi della situazione legata all’emergenza internazionale Coronavirus sulla base delle indicazioni del Ministero della Salute (in contatto costante e quotidiano con la task-force istituita dal Ministero) e con il supporto operativo del Seremi, del sistema regionale del 118 e di tutte le Aziende sanitarie ed ospedaliere. Al momento non si segnalano casi di positività.” – dichiara l’assessore alla Sanità, Luigi Icardi.




Bilancio regionale: fondo di 15 milioni per la riduzione fiscale

Dal 2020 il bilancio della Regione Piemonte avrà un nuovo fondo di 15 milioni per la diminuzione strutturale del carico fiscale. Servirà a finanziare i nuovi sconti sull’Irap e sul bollo per chi acquista un’auto nuova.

Lo ha annunciato l’assessore Andrea Tronzano oggi in prima Commissione, presidente Carlo Riva Vercellotti, dove è partito l’esame della legge di stabilità e del bilancio di previsione 2020.

Siamo ancora in una fase iniziale della discussione, quella delle prime determinazioni. Tronzano ha dato un veloce quadro della situazione finanziaria dell’ente: ”Da parte mia non c’è alcun tipo di valutazione sul passato, solo una fotografia dell’oggi per poter discutere degli sviluppi futuri”, ha precisato all’inizio.

Nel 2020 le entrate scendono di 183 milioni rispetto al 2019.  La situazione debitoria ammonta a 9,3 miliardi (di cui 4 miliardi in seguito alla liquidità fornita con il Dl 35).

“E’ una cifra importante, già affrontata dalla giunta precedente, non è una novità, ma è un dato da considerare”, ha spiegato l’assessore, annunciando nel 2020 l’intenzione di acquistare il derivato che nel 2019 non è stato possibile acquistare per questioni tecniche determinate dai tassi di interesse.

“L’operazione servirà a liberare le generazioni future da un debito importante e la Regione da una rata annua di 22 milioni per i prossimi anni”, ha detto Tronzano.

Quest’anno la rata dei mutui sale di 54 milioni, 268 rispetto ai 214 del 2019. Per il rilancio dell’economia, “di fronte a una situazione reale che mette a rischio la sopravvivenza di molte imprese”, ha spiegato l’assessore, il fondo unico per l’innovazione viene dotato di 90 milioni, mentre 53 milioni saranno in dote del fondo di garanzia delle imprese. Una rimodulazione del Fesr porterà 17 milioni al settore turistico, con 14 milioni verrà poi rifinanziata la legge 18 sui piccoli comuni per interventi immediati.

Nel corso della Commissione sono intervenuti per chiarimenti Giorgio Bertola (M5s), Domenico Ravetti, Sergio Chiamparino e Raffaele Gallo (Pd), Angelo Dago (Lega), Marco Grimaldi (Luv),

La Commissione ha anche licenziato all’unanimità il progetto di legge unificato che modifica la normativa vigente in materia di servizi necroscopici, funebri e cimiteriali.