Torna per il secondo anno consecutivo Climbing for Climate, l’iniziativa organizzata per sabato 19 settembre dalla Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile – RUS, in collaborazione con il Club alpino italiano – Cai, che coinvolge gli Atenei italiani in una giornata dedicata al trekking e alle escursioni in montagna, per sensibilizzare sui temi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.
Per l’occasione, gli atenei con sede in Piemonte (Università degli Studi di Torino, Politecnico di Torino, Università del Piemonte Orientale e Università delle Scienze Gastronomiche di Pollenzo) promuovono un doppio appuntamento:
Venerdì 18 settembre, a partire dalle ore 9.30 il Convegno “MONTAGNE ATTIVE: Territori rigenerati da nuove pratiche di sviluppo” organizzato dall’Associazione Dislivelli. L’evento si potrà seguire sulla piattaforma Zoom a questo indirizzo: https://us02web.zoom.us/j/83740235668 (meeting ID: 837 4023 5668 – passcode: 684957);
Sabato 19 settembre l’evento clou: un’escursione in Val Pellice con salita a piedi lungo il “sentiero Italia CAI” fino al Rifugio Willy Jervis, in collaborazione con le sezioni locali del Cai, la Commissione Centrale di Escursionismo del CAI, l’Associazione Dislivelli e il Centro Universitario Sportivo torinese.
Nel programma è prevista la firma dell’appello per la protezione e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale locale da parte degli enti coinvolti nell’organizzazione della giornata, che si inserisce nel calendario del Festival dello sviluppo sostenibile promosso dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile – AsviS.
Questa seconda edizione di Climbing for Climate sarà diffusa in tutta Italia – hanno già aderito 28 università di 10 regioni, da nord a sud – e intende promuovere i temi dell’Agenda 2030 attraverso la mobilità attiva.
A livello nazionale l’evento è patrocinato anche dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare – MATTM, dal Comitato Glaciologico Italiano – CGI, da Sustainable Development Solutions Network – SDSN e inserito nel calendario del Festival dello sviluppo sostenibile promosso dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile – ASviS.
L’iniziativa ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica locale e nazionale sui temi dell’Agenda 2030 attraverso la conoscenza dei territori alla luce degli obiettivi ONU, tra cui quelli per la promozione del turismo sostenibile (SDG 8), dell’inclusione sociale ed economica di chi vive in aree periferiche (SDG 10), del supporto alle comunità sostenibili (SDG 11), della lotta al cambiamento climatico (SDG 13) e della promozione della vita sulla terra (SDG 15).
La prima edizione nel 2019 aveva visto l’Università degli Studi di Brescia in prima linea nell’organizzazione, grazie al supporto della sezione locale del Cai, con Rettori e delegati dei Rettori, oltre alla Presidente stessa della RUS Patrizia Lombardi, impegnati nell’ascesa sul ghiacciaio del Monte Adamello.
“Abbiamo voluto dare continuità all’iniziativa Climbing for Climate con convinzione ed entusiasmo, nonostante le difficoltà di gestione determinate dalla recente pandemia, per diversi motivi – spiega la professoressa Patrizia Lombardi, Prorettrice del Politecnico di Torino e Presidente della RUS – In primis, per sottolineare l’importanza di porre tra le priorità del Paese la salvaguardia dei nostri territori culturali e delle aree interne. Inoltre, il coinvolgimento diretto delle diverse università della RUS, e in questo caso del Politecnico insieme agli altri atenei piemontesi in collaborazione con il Club alpino italiano, consente una valorizzazione diffusa del nostro immenso e meraviglioso patrimonio naturale e culturale”.
“La firma dell’Appello è un’occasione per sollecitare gli enti locali ad agire per preservare e valorizzare il patrimonio naturale e continueremo a collaborare con loro affinché le azioni siano tempestive – dichiara il professor Egidio Dansero, Delegato RUS dell’Università di Torino – L’università si fa parte sempre più attiva nel formare le nuove generazioni a perseguire la sostenibilità ambientale e contribuire al contrasto del surriscaldamento globale.
Ad esempio con la neonata UNITA – Universitas Montium, alleanza di 6 università che unisce in una linea immaginaria la Serra de Estrela, i Pirenei, le Alpi e i monti del Banato, impegnata nella ricerca e didattica soprattutto nell’ambito della sostenibilità ambientale, della bioeconomia e dello sviluppo del patrimonio culturale”.
“La recente pandemia ci ha spinti a riflettere sulla relazione con i cambiamenti climatici, mostrando di fatto come entrambi i fenomeni siano il risultato di un pianeta portato all’estremo delle sue capacità, di una progressiva distruzione degli ecosistemi e della loro capacità equilibratrice – dichiara la professoressa Carmen Aina, Delegata RUS dell’Università del Piemonte Orientale – Diventa così fondamentale definire e adottare misure collettive coraggiose, in grado di promuovere un modello di sviluppo sostenibile in risposta alle varie sfide in corso, come indicato nell’Agenda 2030.
Noi università dobbiamo, ancora di più, impegnarci in prima linea nel dibattito e puntare su un sistema educativo che formi persone capaci di affrontare le complessità attraverso un approccio sistemico e transdisciplinare. Lo dobbiamo a noi, ma soprattutto alle generazioni future”.
“La tutela del paesaggio è parte della difesa delle diversità bio-culturali, che è la sfida del futuro e che supera la dicotomia classica tra natura e cultura – sottolinea il professor Andrea Pieroni, Rettore dell’Università delle Scienze Gastronomiche di Pollenzo – Solo sistemi socio-ecologici resilienti sapranno infatti far fronte alla drammatica crisi climatica e ambientale.
UNISG è impegnata su questo dalla sua fondazione e ora ancora di più con il suo nuovo Laboratorio per la Sostenibilità e l’Economia Circolare che ha l’ambizione di generare insieme ad enti, imprese, istituzioni, nuovi punti di riferimento a supporto di una necessaria conversione ecologica dell’attuale paradigma socio-economico”.