Torino, bando pubblico per assegnazione contributi festa internazionale musica 2020

È stato approvato in Giunta stamattina il ‘Bando pubblico per l’assegnazione di contributi per la realizzazione della Festa Internazionale della Musica per 2020’.

Ogni anno, il 21 giugno, viene celebrata in tutto il mondo la Festa Internazionale della Musica istituita nel 1982 in Francia. A Torino la prima Festa – promossa dal Ministero dei Beni e Attività Culturali, che ha creato un circuito di città italiane, di cui il capoluogo piemontese fa parte – è stata organizzata nel 1996.

Obiettivo della rassegna è coinvolgere gli artisti e il pubblico in una grande kermesse dove si suona e si ascolta musica insieme, per le strade e in spazi non canonici, senza limiti di età, genere sonoro, livello tecnico e professionale.

Il progetto, selezionato con il bando, dovrà prevedere nella giornata del 21 giugno 2020 e nel fine settimana più vicino a tale data, una serie di eventi e iniziative di natura musicale e aggregativa a fronte di un sostegno economico pubblico quantificato fino a un massimo di 20mila euro, contributo che verrà erogato in seguito alla sottoscrizione di una convenzione tra la Città e il vincitore dell’avviso. Il costo totale dell’iniziativa però non potrà essere inferiore a 25mila euro: il proponente, infatti, avrà l’obbligo di sostenere l’evento con un finanziamento in proprio pari ad almeno 5mila euro.

La Festa Internazionale della Musica dovrà valorizzare il ricchissimo tessuto musicale cittadino formativo e performativo (enti territoriali, istituzioni pubbliche, scuole a indirizzo musicale, scuole private, accademie di cultura, etichette discografiche, riviste, case di editoria, emittenti radiofoniche e associazioni) ed essere realizzata in luoghi o quartieri ritenuti ‘strategici’ come spazi pubblici all’aperto, vie, piazze e aree verdi della città. Nella programmazione, inoltre, sarà possibile prevedere attività commerciali accessorie e funzionali purché non prevalenti sulle culturali.

L’evento sarà aperto a tutti: dilettanti e professionisti, associazioni amatoriali (come cori e bande), insegnanti, autori di programmi, deejay, gruppi e solisti e, in generale, a chiunque abbia un progetto o voglia semplicemente condividere la propria passione con altri. L’organizzatore, quindi, si impegnerà a promuovere la pratica musicale dal vivo senza fine e spirito lucrativo. È fondamentale che le esibizioni siano a libero accesso per il pubblico e la partecipazione alla ‘Festa’ dei musicisti sia gratuita.

Chiunque vorrà esprimersi in ambito sonoro e chiederà di aderire al progetto, rispettando le regole organizzative e di sicurezza, avrà diritto a trovare accoglienza nel programma.

 

 

 

Il bando è consultabile sul sito della Città all’indirizzo http://www.comune.torino.it/bandi/. Le proposte dovranno pervenire – utilizzando la modulistica predisposta – entro 45 giorni a partire da oggi (data di pubblicazione).

La valutazione sarà effettuata da una Commissione appositamente costituita – all’interno della Direzione Decentramento, Servizi Culturali e Amministrativi, Area Attività Culturali – che verrà nominata alla scadenza dell’avviso.

 




Anche la Città metropolitana dice no al disegno di legge regionale allontanamento zero

Anche la Città metropolitana dice no al disegno di legge regionale Allontanamento zero e chiede alla Regione Piemonte che venga sospeso o ritiratoregionale e la costituzione di un tavolo di confronto con i soggetti coinvolti.

Come è noto il disegno di legge sta suscitando puntuali e circostanziate contestazioni da parte di associazioni, ordini professionali, docenti universitari, organizzazioni sindacali, medici, avvocati e pedagogisti

La Città metropolitana di Torino, a sua volta, ribadisce che l’allontanamento zero presenta numerosi elementi di criticità. “A cominciare dall’idea che l’indigenza sia causa di allontanamento di un minore dalla famiglia” afferma il vicesindaco Marco Marocco, che ha la delega alle Politiche sociali della Città metropolitana, “come se sussistessero allontanamenti esclusivamente determinati da difficoltà economiche delle famiglie. La mera condizione di indigenza non risulta sia mai stata motivo e nemmeno criterio di allontanamento dalla famiglia di origine, e sarebbe gravissimo se lo fosse”.

“L’allontanamento è uno strumento che, nella storia dei servizi sociali e sanitari del nostro territorio, ha sempre rappresentato l’estrema ratio. Non è possibile venga deciso discrezionalmente in quanto può essere disposto solo dalle Autorità Giudiziarie nella garanzia del contraddittorio tra le parti”.

E poi, ricorda Marocco, “in materia di minori la Provincia di Torino, ora Città metropolitana, affonda la sua storia nel superamento dell’istituzionalizzazione dell’infanzia puntando sulla realizzazione di ambienti favorevoli di accoglienza per offrire ai minori che necessitano protezione una base sicura per ripartire”. Quindi “non è minando la fiducia verso chi opera nel settore e deteriorando il clima intorno ai sostegni e agli interventi di aiuto alle famiglie, già molto contenuti a causa della cronica carenza di risorse, sia umane che economiche” continua Marocco “che si concorre alla costruzione di un welfare inclusivo e solidale”.

E ancora fa presente che “la Città metropolitana gestisce uno Sportello mediazione presso il Tribunale di Torino e coordina il Tavolo interprovinciale dei mediatori familiari” (operanti nei Centri per le Famiglie delle province di Torino, Alessandria, Biella, Cuneo, Novara e Vercelli). Secondo il disegno di legge regionale, osserva Marocco “in modo fuorviante la mediazione familiare verrebbe impropriamente assimilata a interventi erogati dagli Enti di assistenza (contributi economici) ovvero dai Comuni titolari delle politiche per la casa (soluzioni abitative). Oltre a essere citata a sproposito, ne viene snaturata la funzione, ingenerando confusione e creando aspettative per nulla in sintonia con la peculiarità del percorso di mediazione familiare, specificamente rivolto ai genitori che vivono la separazione”.

“Ciò che occorre” conclude Marocco “è rafforzare il sistema dei servizi sociali, sanitari e di sostegno alle famiglie, assicurando congrui investimenti in termini di personale stabile e adeguatamente formato, nonché l’implementazione degli interventi a sostegno delle famiglie.

Per tali ragioni chiediamo alla Regione Piemonte di sospendere o ritirare la proposta di legge e di istituire un tavolo di lavoro coinvolgendo tutti i soggetti interessati e portatori di una lunga esperienza, anche maturata sul campo, con l’obiettivo di attivare un serio e approfondito confronto per l’individuazione delle misure atte a sostenere le famiglie evitando, qualora possibile, l’allontanamento dei minori.

 




A Torino al via la sperimentazione dello shuttle a guida autonoma “OLLI”

Si chiama Olli, è un minibus elettrico a guida autonoma realizzato assemblando parti stampate in 3D: un prodotto per la mobilità urbana sostenibile, innovativo dal punto di vista tecnologico, progettato ponendo particolare attenzione alle caratteristiche di accessibilità e rispettoso dell’ambiente.

Da oggi, a Torino, inizia la sua avventura (il testing su strada): un periodo di prova che durerà quattro mesi, durante i quali lo shuttle svolgerà servizio di trasporto all’interno del campus ITCILO.

Portare la sperimentazione di Olli nel capoluogo piemontese, la prima del genere in Italia, è il risultato di un lavoro sinergico internazionale svolto in collaborazione tra Città di Torino, ITCILO, Reale Mutua e Local Motors e, al contempo, l’esito di una sfida tra città europee, il challenge internazionale di Local Motors, vinta lo scorso anno da Torino (insieme ad Amsterdam) per la selezione dei migliori contesti urbani di sperimentazione dello shuttle a guida autonoma.

A partire da oggi dunque, dipendenti e ospiti del campus ONU ITCILO potranno spostarsi utilizzando Olli e, fino al prossimo maggio, il mezzo a guida autonoma potrà essere così testato in condizioni di mobilità reali e simili a quelle di una strada cittadina.

La visione legata a questa iniziativa va ben oltre la scelta di una particolare tecnologia, perché punta alla realizzazione di una progettualità condivisa con soggetti locali e internazionali per meglio affrontare il cambio di paradigma richiesto dalla mobilità del futuro.

A cominciare dall’ambiente e dal territorio, grazie anche al coinvolgimento del partner IREN, che ha da tempo ampliato la propria area di business al campo della mobilità elettrica, e che potrà quindi garantire un impatto ambientale leggero grazie alla fornitura di fonti energetiche pulite per la carica dello shuttle.

La guida autonoma implicherà un cambio radicale del modello di responsabilità e sicurezza che verosimilmente si sposterà da un conducente a un’intelligenza artificiale, aspetto questo che grazie al significativo contributo al progetto di Reale Mutua in qualità di main sponsor potrà essere oggetto di studio, sperimentazione e innovazione.

Una delle caratteristiche specifiche dello shuttle Olli è rappresentata dalle modalità di produzione delle sue componenti che presentano varie parti stampate in 3D, un aspetto rilevante per Torino poiché tema delle attività di sviluppo di nuove tecnologie svolte dal Competence Center per l’industria 4.0.

Ricerca e innovazione del progetto, attuale e in prospettiva, su temi come intelligenza artificiale, user experience, mobilità, sono potenziate dal coinvolgimento dell’Università degli studi di Torino e, in particolar modo, dal suo centro per l’innovazione transdisciplinare ICxT.

La sperimentazione Olli nel campus delle Nazioni Unite coinvolgerà anche un team di supporto alla sperimentazione composto da giovani cittadini fruitori del “reddito di cittadinanza” e studenti universitari.

A proposito di collaborazioni nell’attività di testing, lo shuttle Olli a guida autonoma è predisposto per essere accessibile anche a persone diversamente abili e, sotto questo aspetto, per verificare l’efficacia di questa funzione, sono previsti momenti di confronto con l’ufficio disability manager della Città di Torino.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 




Tavolo sulla qualità dell’aria nella sede della Città metropolitana

E’ stato convocato dalla consigliera delegata all’ambiente della Città metropolitana di Torino, Barbara Azzarà, il Tavolo di coordinamento sulla qualità dell’aria.

L’appuntamento è fissato per venerdi 17 gennaio alle ore 15,30 presso la Sala Stemmi al primo piano di corso Inghilterra 7 a Torino.

Saranno presenti i sindaci e gli amministratori dei 33 comuni che rientrano nel protocollo dell’accordo di programma per l’adozione coordinata e congiunta di misure di risanamento della qualità dell’aria nel Bacino Padano: Alpignano, Beinasco, Borgaro, Cambiano, Candiolo, Carignano, Carmagnola, Caselle, Chieri, Chivasso, Collegno, Druento, Grugliasco, Ivrea, La Loggia, Leinì, Mappano, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Pecetto, Pianezza, Pino Torinese, Rivalta di Torino, Rivoli, San Mauro, Santena, Settimo, Torino, Trofarello, Venaria Reale, Vinovo e Volpiano. La convocazione comprende come sempre l’assessore all’ambiente della Regione Piemonte, Arpa e Anci Piemonte, l’Agenzia per la Mobilità Piemontese.

L’incontro sarà l’occasione per un confronto con l’assessore regionale Matteo Marnati sull’evoluzione del protocollo padano per l’inverno 2020-2021, sull’avvio della limitazione strutturale dei veicoli diesel euro 4 ed il conseguente adeguamento delle misure emergenziali.

Si parlerà inoltre delle problematiche legate all’applicazione del divieto di utilizzo dei generatori di calore alimentati a biomassa legnosa con prestazioni emissive inferiori a “tre stelle” e della campagna di comunicazione sulla corretta gestione degli impianti termici.

La discussione sarà preceduta da una breve relazione sui dati della qualità dell’aria nel corso del 2019 a cura di ARPA Piemonte.




Film Commission Torino Piemonte numeri e risultati del 2019 in costante crescita

Un bilancio più che positivo e in costante crescita quello che Film Commission Torino Piemonte presenta al termine di un intenso anno che ha visto la Fondazione impegnata su fronti sempre più ampi e diversificati: dall’attrazione di nuove produzioni nazionali e internazionali, al sostegno del comparto locale attraverso nuove misure d’aiuto e attività industry dedicate, all’organizzazione di numerosi eventi promozionali, alla presenza nei maggiori eventi internazionali.

Se già il 2018 aveva mostrato risultati incoraggianti per il comparto, tanto in termini prettamente numerici quanto in termini di ricaduta sul territorio – con un numero complessivo di 117 produzioni sostenute – il 2019 si chiude con un decisivo incremento quantitativo e qualitativo: sono ben 172 infatti i progetti realizzati a Torino e in Piemonte nel corso dell’anno grazie al sostegno dei vari strumenti d’aiuto e dei fondi messi a disposizione delle società di produzione nazionali e internazionali, dalle serie TV ai lungometraggi, dai cortometraggi al documentario, passando attraverso spot televisivi e progetti crossmediali.

Un traguardo che vede nel Piemonte Film TV Fund uno strumento decisivo, in grado di stabilizzare l’attrazione e garantire una continuità produttiva di grande impatto: proprio grazie alla misura d’aiuto dei Fondi strutturali POS FESR, attivati nel 2018 dalla Regione Piemonte, il 2019 ha visto la produzione di 6 lungometraggi e 3 serie TV che hanno prodotto una spesa stimata sul territorio di all’incirca 5,7 milioni di euro tra spese per il personale (il 50% circa della spesa stimata), forniture di beni e servizi e spese per strutture ricettive. FCTP ha inoltre fornito sostegno ad ulteriori 7 lungometraggi per il cinema e ad ulteriori 3 Serie Tv.

Una continuità produttiva che produce significativi risultati sia per i professionisti piemontesi, chiamati a ricoprire sempre più spesso posizioni di rilievo all’interno delle troupe, sia per la nascita di nuove strutture di servizio: un contesto che stimola lo sviluppo di un sistema industriale che ad oggi vede nella “Production guide” on line di Film Commission Torino Piemonte la presenza di 161 società di produzione, 179 strutture di servizio, 940 singoli professionisti, 195 attrici e attori, collocandosi tra i più virtuosi a livello nazionale.

Oltre ai progetti sopra indicati va segnalato che sono 21 i documentari sostenuti attraverso il bando Piemonte Doc Film Fund, 18 i cortometraggi realizzati nel corso del 2019 (tra cui 2 quelli sostenuti dallo Short Film Fund), e 114 tra spot, Tv format, digital e  videoclip girati sul territorio, che hanno visto la collaborazione di varie società di produzione locali con brand internazionali come Adidas, Mercedes, Easy Jet, Samsung, Lancia, etc…

Un contesto ricco e articolato, che nel 2019, ha inoltre visto l’avvio di un nuovo Fondo, il Piemonte Film Tv Development Fund – dedicato alle imprese di produzione indipendenti locali, con l’obiettivo di fornire un sostegno finanziario già nella fase di sviluppo di un progetto di lungometraggio o serie tv di funzione – bando che ha sostenuto 5 progetti di lungometraggio per il cinema e 1 progetto di serie tv.

Il 2019, a riconferma del consolidamento dell’attrattività della regione, va ricordato anche per l’arrivo in Città di una imponente produzione internazionale come The King’s Man – Le origini, di Matthew Vaughn, che ha realizzato a Torino e dintorni 2 settimane di riprese e 12 settimane di preparazione, impiegando 100 professionisti e 1.400 figurazioni piemontesi, e producendo una ricaduta territoriale e occupazionale stimabile in circa 5 milioni di euro.

“Un anno che affianca solidi dati produttivi alla realizzazione di numerose e articolate attività di promozione, formazione e networking che FCTP organizza e coordina durante il corso dell’anno: dall’arrivo in Piemonte degli Screenings Rai (che saranno nuovamente riproposti nel 2020) fino alla seconda edizione di Torino Film Industry – Production Days”.

Così commenta Paolo Manera, Direttore di FCTP, il successo di questo progetto – coordinato insieme a Torino Short Film Market, TorinoFilmLab e Torino Film Festival – che ha visto raddoppiati gli accreditati nel corso dei 6 giorni di programmazione, aggiungendo che “costituisce un indubbio motivo d’orgoglio e conferma la profonda utilità di attività industry – 17 panel, 9 workshop e più di 500 incontri one to one – a favore dei produttori e professionisti locali, che rappresentano a questo punto un’eccellenza indiscussa e riconosciuta internazionalmente, capace non solo di crescere ulteriormente nelle ambizioni e risultati, ma anche di attrarre in Piemonte nuovi talenti ed energie.”

Secondo il Presidente Paolo Damilano “è fondamentale ricordare che, di pari passo con il sostegno alla produzione che da sempre connota l’operato di FCTP e ne costituisce la mission principale, anche l’attività di promozione e comunicazione della Fondazione ha portato significativi risultati: abbiamo organizzato ben 11 anteprime ed eventi speciali per presentare in città film e serie tv realizzate sul territorio – da “Non Mentire” al recente “Ognuno è perfetto”, da “Bentornato Presidente” a “Se mi vuoi bene” di Fausto Brizzi – e abbiamo avuto l’onore di accompagnare la presenza di nostri progetti in Festival internazionali come Berlino, Cannes e Venezia. E’ infatti essenziale che FCTP produca ricaduta e promuova al contempo il territorio di riferimento, avvicinandosi al pubblico e sfruttando adeguatamente ogni occasione di visibilità a livello internazionale”.

Rispetto al futuro prossimo si segnala infine che sono 4 i progetti (3 lungometraggi e 1 serie TV) che hanno ricevuto il sostegno dell’ultima sessione 2019 del Piemonte Film TV Fund le cui riprese sono previste nel primo semestre 2020, oltre alle riprese della seconda stagione della Serie originale Sky “A Discovery of Witches” che si svolgeranno nei primi giorni di gennaio per una settimana.

Un anno di soddisfazioni il 2019, in cui tuttavia un evento doloroso e una importante perdita hanno segnato la Fondazione e la sua abituale attività: a Paolo Tenna va perciò, anche in questa occasione, il ringraziamento per le energie e l’attivo contributo che per tanti anni lo hanno visto in prima linea per raggiungere insieme ai vertici e allo staff di FCTP i risultati che oggi presentiamo.




Allerta Smog : polveri sottili al centro-nord, in Piemonte stop ai diesel

Lallerta per lo smog continua in Italia. Mentre Roma blocca i veicoli più inquinanti per il quarto giorno consecutivo a Torino, dopo dieci giorni consecutivi in cui le micropoliere hanno superato i 50 microgrammi per metro cubo, domani la fermata si applicherà anche ai veicoli diesel euro5.

Anche i limiti di PM10 sono stati superati a Venezia. A Roma, la limitazione della circolazione veicolare nella Z.T.L. «Cintura verde» per: ciclomotori e motocicli «PRE-EURO 1» e «EURO 1»; Veicoli a benzina EURO 2. E inoltre, dalle 7.30 alle 10.30 e dalle 16.30 alle 20.30 per: veicoli diesel “EURO 3”. Ci sono anche limitazioni sulla temperatura dei sistemi di riscaldamento.

I diesel a 5 euro si fermano per la prima volta a Torino. Lo stop ai diesel a 5 euro aumenta le limitazioni permanenti e il blocco dei diesel a 4 euro, in vigore dallo scorso giovedì, e interessa tutti i diesel a partire dal 1 ° gennaio 2013. Non potranno circolare ogni giorno, dalle 8 alle 19, dal 7 al 9 gennaio. Per i veicoli commerciali della stessa classe di emissione, il divieto è in vigore dalle 8.30 alle 14 e dalle 16 alle 19.

Giovedì prossimo il nuovo sondaggio di Arpa Piemonte sulla presenza di polveri sottili nell’aria torinese ci dirà se il blocco diesel euro4 e euro5 continuerà o potrebbe essere revocato.

Avviso di smog anche ad Alessandria che, come Torino, blocca i diesel a 5 euro. La decisione dopo dieci giorni consecutivi in cui la micro-polvere ha superato i 50 microgrammi per metro cubo, innescando così il semaforo “scaricato”, come richiesto dal protocollo operativo per l’implementazione di misure anti-smog urgenti. La fermata è in vigore domani, mercoledì 8 gennaio e giovedì 9 gennaio, il giorno successivo all’ispezione di Arpa Piemonte.

Allerta anche a Venezia – L’osservatorio regionale sulla qualità dell’aria di Arpav ha pubblicato oggi un comunicato stampa sul raggiungimento del livello 1 «Orange», che si svolge con quattro giorni consecutivi di superamento del valore limite consentito per pm10 di 50 microgrammi / m3.

Pertanto, da oggi fino a nuovo avviso, entreranno in vigore le misure per limitare la circolazione dei veicoli per contenere gli inquinanti atmosferici.

Il livello 1 «Orange» vieta la circolazione di ciclomotori e motocicli a due tempi Euro 0 dalle 8.30 alle 18.30 in tutti i giorni della settimana, inclusi sabato e domenica 1 e diesel Euro 0, 1, 2, 3 e 4 e veicoli commerciali N1, N2, N3 con motore diesel Euro 1, 2 e 3.

Per quanto riguarda l’uso di sistemi termici e di combustione, in questi giorni sarà vietato l’uso di sistemi termici a biomassa di classe inferiore a 3 stelle e sarà vietato eseguire la combustione all’aperto. Il divieto sarà valido fino al prossimo giorno di controllo previsto per il prossimo giovedì, quando il nuovo bollettino Arpav indicherà se mantenere il livello 1, se passare al livello 2 (che è probabilmente data la persistenza di condizioni meteorologiche sfavorevoli a causa della dispersione di inquinanti nell’atmosfera) o se torna al livello 0 «Verde» se le concentrazioni di pm10 presenti nell’atmosfera sono tornate al di sotto della soglia.