Consiglio regionale: turismo, stanziati 22,5 milioni per il 2021

Alla voce Turismo, per il 2021, la Regione ha previsto a bilancio risorse pari a 22.561.718,87 di euro, una somma leggermente inferiore rispetto a quella del 2020. È quanto annunciato nel corso della terza Commissione, presieduta da Claudio Leone, l’assessore regionale al Turismo e commercio Vittoria Poggio.

Sul fronte del potenziamento e della riqualificazione dell’offerta turistica, la Regione ha destinato 6 milioni di euro per l’anno 2021. A sostegno delle attività di Comunicazione, Promozione e Marketing è prevista per il 2021 una spesa di 2.030.000 di euro e di 252.000 euro per il funzionamento dell’Osservatorio del Turismo a cui si aggiungono 2.064.000 di euro destinati alla spesa regionale per le attività di promozione, comunicazione, eventi, marketing raggiungendo impegni di spesa di 4.346.000 di euro complessivi. L’assessore ha specificato che, anche per gli anni 2022 e 2023, la previsione degli impegni finanziari sarà praticamente identica rispetto a quella dell’anno 2021.

Visto il successo ottenuto nel 2020 dalla misura emergenziale «Voucher vacanze», l’assessore Poggio ha confermato il rifinanziamento anche per l’anno in corso, con un’ulteriore spesa di 1,5 milioni di euro “Vogliamo dare continuità a una misura molto gradita sia dai turisti sia dagli operatori della ricettività e dei servizi turistici. Il bilancio di questa operazione è più che positivo – ha sottolineato l’assessore – con più di 40.000 voucher venduti a cui corrisponde mediamente una spesa stimata di oltre 4,5 milioni di euro e più di 100.000 presenze”.

“Solo per quanto riguarda le misure di funzionamento ordinario del turismo, – ha precisato ancora Poggio – abbiamo previsto spese per 13.060.550,00 per ogni anno a cui però si aggiungeranno le misure di sostegno annuali come fatto per il 2021 con il contributo sulla Legge 18 o sui Voucher, per un ammontare di quasi 10 milioni decise di anno in anno di concerto con i comparti coinvolti, a sostegno dell’offerta e della promozione turistica. Un comparto che nell’anno 2021 ha visto aumentare di 1 milione di euro i contributi erogati dalla Regione”.

COMMERCIO

Per quel che riguarda il Commercio, gli impegni di spesa 2021 ammontano a 3.896.563 di euro. Nel 2022 saranno di 3.094.146 e nel 2023 di 3.103.146,00.  Prosegue l’impegno della Regione anche sul fronte dei Distretti Urbani del Commercio (Duc), modelli innovativi di pianificazione e di programmazione del settore commerciale, a polarità urbana (un solo comune) o diffusa (a rilevanza intercomunale). La gestione di questo percorso, nel 2021, sarà sostenuta con circa 1,5 milioni di euro di cui 1.00.000 per gli investimenti (es. qualificazione aree commerciali) e 450.000 per le azioni «immateriali» (ad esempio Formazione, Comunicazione)

Poggio ha annunciato che la Regione sosterrà anche il percorso di ammodernamento della ricettività dei Bar con un investimento previsto per il 2021 di 230.000 euro destinato a sostenere al 50% le imprese che vorranno migliorare la qualità dell’offerta. Per l’anno 2021 è previsto anche uno stanziamento di 995.000 euro per la valorizzazione dei luoghi del Commercio, mentre per gli anni 2022 e 2023 la previsione è di 900.000 euro.

Il Fondo Unico per la Competitività del commercio è temporaneamente chiuso per esaurimento nel corso del 2020 delle risorse stanziate a maggio dello stesso anno.

“Essendo quest’ultimo un Fondo rotativo – ha spiegato l’assessore – quando le risorse saranno restituite a Finpiemonte dalle imprese che hanno beneficiato del finanziamento, si potrà decidere di averle nuovamente a disposizione del Bilancio regionale oppure riaprire il Bando con le nuove economie”.

Corale l’appello dei consiglieri di opposizione Sarah Disabato (M5S), Giorgio Bertola (M5S) e Silvio Magliano (moderati) a non dimenticare i tanti commercianti danneggiati dai cantieri infiniti i cui lavori, protraendosi nel tempo, isolano ancor più di quanto già non lo siano in questo periodo le attività commerciali. L’invito è stato quello di immaginare, come lo scorso anno, un escamotage per mettere a bilancio fondi a sostegno di questa categoria di commercianti che vive un’emergenza nell’emergenza.

Soddisfazione ha espresso la consigliera Monica Canalis (Pd) per i fondi, non previsti nel 2020,  destinati al tema delle fortificazioni alpine.




Turismo post-covid, Confindustria Piemonte: nuove risorse UE e come investirle

Prosegue il percorso intrapreso a luglio scorso con la presentazione del Position paper di indirizzo strategico dell’industria del turismo in Piemonte, frutto del lavoro del gruppo di ricerca che aveva individuato quattro filoni tematici – la Domanda che evolve e le Strategie; I Costi, gli Investimenti e le Risorse; le Norme; la Comunicazione.

L’appuntamento di oggi – Turismo: nuove risorse UE e competitività del territorio – promosso da Confindustria Piemonte, Federturismo, Intesa Sanpaolo, Unioncamere Piemonte e Regione Piemonte, approfondisce l’aspetto delle risorse UE per investimenti e progetti coerenti con le linee strategiche prioritarie dell’Unione Europea, con particolare focus sulle relazioni tra politiche di sviluppo territoriale e industria del turismo.
Cinque i punti sostanziali emersi dai lavori:

​A fronte dell’attuale situazione di emergenza, è essenziale definire strategie di medio-lungo termine
La trasversalità della filiera

Le risorse sono disponibili: occorre mettere in campo una progettualità innovativa per destinare gli investimenti in modo efficace

Il tema della comunicazione resta fondamentale, ma resta ancora molto lavoro da fare
L’interazione dei tre sistemi – istituzioni, imprese e banche – crea un valore aggiunto imprescindibile

«Se a luglio il settore era già stato messo duramente alla prova dall’emergenza sanitaria – ha commentato in apertura dei lavori il Presidente della Commissione Industria del Turismo di Confindustria Piemonte Federico De Giuli – oggi con le nuove restrizioni alle attività imposte dal governo le difficoltà sono ancora più drammatiche, così come la necessità immediata di risorse per la sopravvivenza delle imprese. Superata questa fase, però, occorrerà cambiare passo e rivoluzionare la logica della distribuzione dei fondi, mirando a progetti che siano centrati sugli assi strategici dettati dall’Europa, Green Deal e digitale. Auspichiamo si imponga un concetto di industria del turismo intesa come filiera, dall’accommodation alla formazione manageriale, dalla digitalizzazione ai trasporti.

Dobbiamo quindi ragionare su due orizzonti temporali: nel breve termine, i prossimi due anni, la priorità è il superamento dell’emergenza; nel frattempo, bisogna elaborare strategie di medio-lungo termine, trasformando servizi e organizzazione in funzione di un mercato che sarà sicuramente diverso. Massima attenzione poi a non perdere le opportunità di traino dei grandi eventi, ATP Finals e Olimpiadi Milano-Cortina 2026».

«Il turismo sarà di gran lunga il comparto economico più colpito dagli effetti della pandemia, per questo la sua ricostruzione deve essere in cima alla lista delle nostre priorità – ha dichiarato la Presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli – A chiusura del 2020 si prevede che il settore turistico subirà una perdita in termini economici di 65 miliardi di euro, pertanto, sono necessarie forme di ristoro e occorre pensare alla filiera del turismo nel suo complesso, con nuove importanti misure e con l’aiuto dell’Ue.

Tra Recovery fund, Mes e Sure l’Europa ha messo a disposizione dei Paesi oltre mille miliardi e solo per l’Italia ne sono in arrivo 270. È inoltre di questi giorni l’erogazione da parte della Commissione europea di 10 miliardi al nostro Paese a sostegno della cassa integrazione. È quindi di cruciale importanza progettare bene l’utilizzo del Recovery fund scongiurando il rischio che ne beneficino solo alcuni settori.»

«La Regione ha stanziato 40 milioni per il comparto turistico attenuando in questo modo gli effetti delle chiusure che hanno colpito il settore in maniera drammatica – ha evidenziato l’Assessore Cultura, Turismo e Commercio della Regione Piemonte Vittoria Poggio – Siamo ben consapevoli che questo è soltanto il primo passo a cui ne seguiranno altri con la programmazione del piano di riconversione delle attività, che ha l’obiettivo di far atterrare in nuovi fondi europei a partire dal 2021».

«Il turismo è un prodotto economico a tutti gli effetti – ha sottolineato il Presidente della Camera di commercio di Alessandria-Asti, Gian Paolo Coscia – Lo è da tempo su scala italiana, lo sta diventando anche per il Piemonte, ove produce un indotto di oltre 7 miliardi di euro, con una tendenza in costante crescita. L’opportunità di risorse europee per il settore turistico, oggetto del convegno di oggi, non può e non deve essere mancata soprattutto in questa fase emergenziale.

Cerchiamo di evitare ogni tentazione assistenzialistica e cogliamo l’opportunità delle risorse per rilanciare dalla base la competitività delle imprese turistiche piemontesi in un turismo cambiato forse per sempre. Digitalizzazione in primis, ma anche attenzione ai temi della sostenibilità, della sicurezza. Su questi temi, le Camere di commercio sono pronte a fare la loro parte».

Teresio Testa, Direttore regionale Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria Intesa Sanpaolo: “Quando in piena emergenza Covid-19 Intesa Sanpaolo ha avviato le misure straordinarie a sostegno dell’economia, sul settore turistico-ricettivo ha subito concentrato un’attenzione particolare condividendone l’urgenza con tutte le principali associazioni di categoria e organizzazioni imprenditoriali del segmento.

Tra i primi interventi, l’istituzione di un plafond dedicato per la liquidità e l’incremento della moratoria fino a 24 mesi, in linea con le aspettative di ripresa più lunghe del settore e con l’obiettivo di mettere in sicurezza le imprese. Non appena è stato possibile, abbiamo esteso la moratoria anche ai clienti di UBI Banca, quindi a circa 20.000 ulteriori operatori.

In questi mesi il Gruppo ha erogato al settore oltre 3 miliardi di credito ed ha perfezionato quasi 37.000 richieste di moratoria sui finanziamenti per un ammontare del debito residuo di circa 4,8 miliardi di euro”.
Come rilevato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, la crescita del settore turistico piemontese negli ultimi 15 anni è stata evidente. Dal pre-Olimpiadi invernali di Torino 2006 le presenze turistiche in Piemonte sono aumentate del 46%, un tasso di crescita doppio rispetto alla media italiana.

Nel 2020 la pandemia di Covid-19 ha causato una brusca frenata alla filiera, già in leggero rallentamento dall’anno precedente. Il danno si presenta rilevante per l’economia turistica piemontese. Tuttavia il Piemonte, anche in questo contesto, ha potuto far leva su alcune caratteristiche che hanno consentito alla regione di non essere tra le più impattate in Italia.

In primo luogo una destagionalizzazione marcata delle presenze, soprattutto per quanto riguarda gli italiani, grazie ad un territorio ricco e variegato, sostenuto dall’ampio patrimonio artistico ed enogastronomico. In secondo luogo il turismo di prossimità molto sviluppato che, in questo momento in cui gli spostamenti devono essere ridotti al minimo, non può essere che un vantaggio.

Il Piemonte è la prima regione italiana per turismo intraregionale e, considerando i territori italiani e stranieri confinanti, si arriva al 47% delle presenze. Occorrerà però vincere le nuove sfide che il contesto pone con evidente accelerazione: migliorare il marketing digitale e rivisitare l’offerta turistica in chiave di sostenibilità, riqualificando anche le strutture.