Torino. Sospeso lo stato di agitazione di lavoratrici e lavoratori dopo il tavolo di confronto in Prefettura

Si è concluso ieri il primo tavolo di confronto in Prefettura con il Comune di Torino e le Agenzie per il Lavoro interessate (Tempor; GiGroup), che ha portato alla sospensione dello stato di agitazione di lavoratrici e lavoratori in somministrazione che operano nei Servizi del Comune di Torino.

Nell’attesa che entro le prossime due settimane venga convocato un tavolo tecnico tra le Parti, è stata concordata la sospensione di apertura di nuove selezioni per la sostituzione di personale che abbia maturato 36 mesi di contratto, finalizzata al comune obiettivo di garantire continuità dei servizi pubblici, continuità occupazionale e riconoscimento delle professionalità maturate.

Infatti, dopo una disamina della disciplina normativa e contrattuale che regola la somministrazione a termine nelle pubbliche amministrazioni (sostenuta anche dalle Agenzie per il Lavoro con riferimento alla loro esperienza nelle diverse PP.AA., nel rispetto di quanto previsto non solo dalla disciplina nazionale sulla somministrazione ma anche comunitaria), è stato condiviso che non esistono giuridicamente motivi ostativi ai rinnovi contrattuali oltre i 36 mesi.

A tal proposito le Parti hanno condiviso che il tavolo tecnico sia strumento utile alla definizione di possibili accordi sindacali, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa vigente e nel solco degli strumenti che la disciplina normativa e contrattuale mette a disposizione delle Parti stesse.

Sindacati e Agenzie per il lavoro hanno quindi suggerito possibili percorsi che attendono di poter essere approfonditi con il Comune di Torino.

E’ stato anche condiviso che tale percorso non osta al sollecito che il Comune invierà all’Aran per avere risposta al parere richiesto a giugno.

Confermato positivamente il passaggio alla Agenzia Tempor delle lavoratrici e dei lavoratori in somministrazione con contratto in scadenza al 31 dicembre 2020, secondo disciplina contrattuale.

Il confronto evidenzia che esistono gli strumenti normativi e contrattuali per poter andare oltre i tecnicismi: Nidil Cgil – Felsa Cisl – Uiltemp Uil si augurano che la valutazione e la decisione politica siano quelle di miglior favore per lavoratrici e lavoratori, per il servizio pubblico e per la cittadinanza, per arrivare all’apertura del tavolo tra le Parti già nei prossimi giorni.




Da Cgil-Cisl-Uil sì alle agevolazioni sul bollo auto e l’Irap

Un giudizio positivo sulle esenzioni del bollo auto e la rimodulazione dell’Irap, ma anche una richiesta di maggiori investimenti sulla domiciliarità e di una riduzione dell’addizionale Irpef: queste le posizioni delle tre confederazioni sindacali sulla legge di stabilità e sul bilancio, emerse oggi in Prima commissione durante le consultazioni sui due provvedimenti.

I vertici regionali di Cgil-Cisl-Uil hanno apprezzato le scelte in materia di bollo auto e di Irap, le prime finalizzate a migliorare la qualità dell’aria, le seconde a rilanciare le attività produttive e l’occupazione. Hanno espresso però preoccupazioni sul futuro della domiciliarità per i non autosufficienti e le persone fragili, temendo la riduzione delle risorse a disposizione e il disimpegno del settore sanitario dal suo finanziamento.

Hanno poi chiesto di verificare la possibilità di ridurre l’addizionale Irpef, tornando alla situazione anteriore all’ultimo aumento del 2015, e di finanziare gli ammortizzatori sociali, in una situazione in cui la difficile situazione economica, aggravata dalla vicenda del coronavirus, rischia di rendere ancora più precaria la situazione di molti lavoratori. Chiarimenti sono stati chiesti anche sulla gestione delle risorse derivanti dai canoni idrici.

Dopo le consultazioni, la Prima commissione si è occupata con l’assessore al Bilancio delle prime determinazioni del cosiddetto collegato alla legge di stabilità, un provvedimento di 57 articoli che modifica la legislazione vigente in diversi settori: dalla sanità al welfare, dalle attività estrattive alla caccia e pesca, dall’ambiente ai beni culturali, fino al commercio e al turismo.

Dopo un breve confronto, si è deciso di sganciare l’iter del provvedimento da quello della legge di stabilità e del bilancio, in modo da poter affrontare in modo approfondito il suo contenuto, anche con appositi riunioni delle commissioni competenti.