“Quella di chiudere gli hub considerati in eccesso è stata una decisione presa seguendo una circolare del generale Figliolo, non una scelta della Regione Piemonte – ha puntualizzato l’assessore alla sanità Luigi Icardi, nel rispondere in aula alle interrogazioni dei consiglieri Domenico Rossi (Pd) e Marco Grimaldi (Luv) che hanno chiesto chiarimenti alla Giunta sulla strategia di gestione degli hub Covid19 per l’inoculazione della terza dose di vaccino.
“Il super afflusso degli ultimi giorni alle prenotazioni non era prevedibile – sottolinea Icardi – Per evitare che ci siano cittadini piemontesi cui rischi di scadere il green pass e per garantire la terza dose a tutti i soggetti nel rispetto delle priorità e degli obblighi nazionali, abbiamo previsto l’attivazione di super hub in ogni Asl per un minimo di 500 vaccinazioni al giorno; un maggior coinvolgimento dei medici di medicina generale; il potenziamento della rete di farmacie che effettuano i vaccini; la riattivazione dei centri vaccinali delle strutture sanitarie e socio-assistenziali accreditate e autorizzate; la riattivazione degli hub privati e aziendali e degli open day per target specifici”. Dal primo dicembre – conclude Icardi – sarà garantita la vaccinazione con accesso diretto a tutte le categorie di soggetti per cui è previsto obbligo vaccinale come da ultimo decreto del Ministero della salute (personale del comparto sanitario e socio-assistenziale, personale scolastico docente e non docente, forze dell’ordine, comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico); a coloro a cui scade green pass nell’arco delle 72 ore e a chi desidera ricevere la prima dose”.
“Non ha senso chiudere delle strutture per poi riaprirle – ha detto Grimaldi – penso agli hub presso Lavazza, Basic Net, Reale Mutua e Valentino, chiusi nonostante l’aumento esponenziale di prenotazioni per il vaccino. Il Decreto legge del 26 novembre ha aumentato la platea dei soggetti obbligati alla vaccinazione, ecco perché ora la Giunta parla di attivazione di hub potenziati in ogni Asl, presso la rete delle farmacie e riattivazione di hub privati e aziendali. Ma c’era bisogno di smantellare tutto ciò che avevamo per poi fare marcia indietro? Nessun Commissario Figliuolo – ha concluso – ha il potere di mettere i lucchetti ai nostri hub, né di paventare sanzioni penali per mancata chiusura. Perché non facciamo mai valere la nostra autonomia?”
“Per l’ennesima volta – aggiunge il consigliere Rossi – i problemi che si stanno verificando in queste settimane vengono attribuiti a scelte del Governo o del Commissario Figliuolo, mentre per le soluzioni si rimanda ai direttori delle Asl o al Dirmei. Che ruolo gioca in tutto questo la politica? Il governo regionale ha firmato una delega in bianco ai tecnici rinunciando del tutto alla gestione politica dell’emergenza. Un atteggiamento inaccettabile. La somministrazione della dose booster – conclude il vicepresidente della Commissione Sanità – è un passaggio fondamentale nel percorso di contrasto alla diffusione del virus e per la salvaguardia del maggior numero di cittadini: non possiamo permetterci che la macchina operativa si inceppi proprio ora”.
Durante i question time è stata data risposta anche alle seguenti interrogazioni a risposta immediata di Daniele Valle (Pd) sui Servizi polimbulatorio ASL Rivoli; di Paolo Demarchi (Lega) sulla situazione variante di Demonte; di Silvio Magliano (moderati) sui gravi disservizi nel Trasporto di Studenti con Disabilità della Città di Torino e urgenza di intervento da parte della Regione nei confronti di 5T: si ritiene che questa Partecipata della Regione Piemonte e la sua governance siano adatte a gestire questo servizio?; di Raffaele Gallo (Pd) sul programma nazionale della qualità dell’abitare (PinQua): il progetto “RAC1” è confermato?; di Sarah Disabato (M5S) sull’attività del Consultorio familiare del distretto di Casale Monferrato.