Una legge per contenere il numero di cinghiali
Contenere il numero dei cinghiali: per farlo il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato a maggioranza la proposta di legge 41, che mira al loro contenimento.
Si prevede l’utilizzo di mezzi motorizzati su strade comunali e vicinali non solo ai soggetti incaricati ad esercitare operazioni di controllo faunistico e al prelievo venatorio ma anche ai cacciatori privati. Tecnicamente si è modificata la legge regionale 2 novembre 1982, numero 32, che regola la conservazione del patrimonio naturale e dell’assetto ambientale, che impediva appunto l’accesso a queste particolari strade da parte di chi esercita attività venatoria.
Il Gruppo di Forza Italia, che ha presentato la proposta di legge, ha ricordato la necessità di un contenimento degli ungulati, in particolare dei cinghiali, che stanno causando gravi problemi sull’intero territorio piemontese. Tra i comparti maggiormente colpiti c’è quello agricolo. Ma viene compromessa anche la circolazione stradale, con incidenti anche mortali, provocati sia dall’elevato numero di animali, sia dalle carenze di organico delle guardie venatorie. Ogni anno in Italia 10mila incidenti stradali sono causati da animali selvatici, in Piemonte sono 1200, con tendenza ad aumentare.
L’anno scorso ammontano a quasi un milione di euro i danni arrecati alle coltivazioni nella sola provincia di Cuneo.
I gruppi di Minoranza, in particolare Luv, M5s e Pd, hanno presentato una sessantina di emendamenti che sono stati tutti respinti. Il M5s si è detto contrario alle modifiche richieste poiché la legge era già stata modificata la scorsa legislatura proprio per contenere l’attività venatoria, mentre oggi di fatto si crea una facilitazione a favore dei cacciatori. Il Pd invece, ha rimarcato l’aspetto di carattere ambientale del provvedimento e non venatorio, mentre Luv ha messo in guardia dal rischio di favorire il bracconaggio. Contrarietà alla proposta di legge è stata espressa anche da Chiamparino per il Piemonte – Monviso che ha parlato di contraddizioni, mentre a sostegno si sono schierati FdI (che rimarcato come il provvedimento sia stato fortemente richiesto dai territori) e Lega.
Collegato alla Pdl è poi stato approvato l’Ordine del giorno del Gruppo M5s per attivare i programmi di sperimentazione che permettano l’allontanamento e il contenimento degli ungulati con metodi innovativi non cruenti.