Valutando le singole performance trimestrali, si rileva come l’andamento del valore delle vendite all’estero sia derivato da una dinamica negativa registrata in tutti e quattro i periodi considerati. Alla flessione del 3,8% del I trimestre ha fatto seguito la riduzione più contenuta del periodo aprile-giugno 2019 (-1,9%).
Nel III trimestre la variazione tendenziale si è attestata al -3,2%, per poi peggiorare ulteriormente negli ultimi tre mesi dell’anno (-5,2%).
Sul fronte delle importazioni il 2019 ha registrato una flessione del 4,0% rispetto all’anno precedente; il valore dell’import piemontese di merci è sceso a 32,5 miliardi di euro.
Il saldo della bilancia commerciale, pari a 14,1 miliardi di euro, permane, dunque, di segno positivo, in diminuzione rispetto all’anno precedente, quando si attestava a 14,3 miliardi.
Il risultato evidenziato dal Piemonte nel corso del 2019 è nettamente peggiore rispetto a quello medio nazionale. Le esportazioni italiane hanno registrato, infatti, una crescita del 2,3% rispetto all’anno precedente.
“Il Piemonte risulta purtroppo l’unica, tra le principali regioni esportatrici italiane, a registrare nel 2019 una flessione delle vendite oltre confine. Una situazione già complessa, questa, a cui andranno ad aggiungersi le conseguenze provocate dalla diffusione del Covid-19. Come Camere di commercio del Piemonte faremo la nostra parte, individuando fin da subito misure a supporto delle imprese, soprattutto in tema di sostegno al credito e alla liquidità aziendale. Siamo certi che, finita questa emergenza, il nostro ‘made in’ non potrà che riprendere il suo cammino virtuoso fatto di qualità dei prodotti e capacità produttiva” commenta Ferruccio Dardanello, Vice Presidente vicario di Unioncamere Piemonte.