Violenza contro le donne: Asti agricoltura, clementine in centro città con la collaborazione di Soroptimist
Inizia oggi la settimana della lotta contro la violenza sulle donne che culminerà appunto con il 25 novembre, la giornata in cui si celebrerà questa ricorrenza. Una giornata ricca di riflessioni che quest’anno purtroppo assume un significato particolare in seguito ai recenti fatti di cronaca relativi al terribile omicidio di Giulia Cecchettin, la giovane 22enne veneta trovata morta due giorni fa. Omicidio per il quale risulta indagato l’ex fidanzato, ora agli arresti.
Anche quest’anno Confagricoltura sarà in prima linea contro la violenza sulle donne e lo farà come di consueto con la vendita delle clementine – ormai divenute il simbolo di questa lotta – in tutte le piazze italiane che verranno messe a disposizione da Confagricoltura Donna in collaborazione con Soroptimist International.
Le clementine sono state scelte nel maggio del 2013 quale simbolo della lotta contro la piaga del femminicidio e delle tante forme di violenza subite dalle donne, in seguito all’atroce uccisione di Fabiana Luzzi, giovane studentessa di Corigliano Calabro, massacrata dall’ex fidanzato in un agrumeto della piana di Sibari.
Anche quest’anno Asti Agricoltura parteciperà all’iniziativa nella giornata di mercoledì 22 novembre: l’organizzazione agricola astigiana sarà presente con la propria postazione, dalle 9 alle 19, insieme alle socie del Soroptimist di Asti, sotto i portici di Piazza Alfieri, angolo Via Carlo Leone Grandi, dove verranno distribuite cassettine da 2 chilogrammi di clementine in cambio di un’offerta minima di 7 euro. Il ricavato verrà devoluto al Centro Antiviolenza di Asti “L’Orecchio di Venere”, gestito dalla Croce Rossa di Asti.
“Il 25 novembre è un giorno importante, che non deve però rimanere un episodio rituale, ma porre le basi concrete per sradicare questo terribile fenomeno, partendo dalla prevenzione”, dichiara Maria Pia Lottini (nella foto), presidente della Consulta Femminile di Asti Agricoltura. “Prevenire la violenza vuol dire combattere le sue radici culturali e le sue cause. Per questo sono essenziali le strategie politiche mirate all’educazione, alla sensibilizzazione, al riconoscimento e alla realizzazione delle pari opportunità in ogni ambito della vita pubblica e privata”.
“Da diversi anni Confagricoltura è impegnata a sottolineare che la violenza sulle donne è una piaga che va completamente e radicalmente eliminata – afferma Gabriele Baldi, presidente di Asti Agricoltura – per fare questo è necessario un intervento da parte delle istituzioni per tenere alti i riflettori sensibilizzando costantemente l’opinione pubblica in merito a questo dramma”.
“I dati recentemente diffusi indicano come la presenza femminile anche nel mondo agricolo sia costantemente in crescita e le imprenditrici del settore primario stanno dando prova, in questo difficile momento di crisi internazionale, di resilienza e capacità di innovazione”, aggiunge Mariagrazia Baravalle, direttore di Asti Agricoltura. “Nella nostra associazione agricola l’autodeterminazione femminile si manifesta quotidianamente, attraverso il nostro lavoro”.
“Auspichiamo – concludono i vertici della Confagricoltura di Asti – che il disegno di legge sulla violenza di genere, attualmente all’esame del Parlamento, sia approvato al più presto. C’è bisogno di rafforzare il contrasto e la repressione, ma anche e soprattutto la prevenzione sul piano educativo e culturale”.
Si ringrazia la Santo società cooperativa di Corigliano (Cosenza) che ci ha generosamente offerto le clementine