Nei Comuni montani, in tutti i Comuni, se il tema oggi è la vigilanza, si passa da un rafforzamento della presenza delle forze dell’ordine e da un supporto delle Associazioni del Volontariato organizzato che compongono il Sistema di Protezione civile – Aib, Croce Rossa, Anpas, Soccorso Alpino – e d’arma – Carabinieri in congedo, Alpini, fanti. Hanno formazione e conoscenze.
Sono aggiornati e hanno un coordinamento all’interno del Sistema di Protezione Civile che funziona proprio nel lavoro congiunto tra Enti locali, Sindaci e Amministrazioni, e appunto Volontari.
Lo sperimentiamo sempre, da sempre, in ogni emergenza. Anche questa. I Volontari sono impegnati, oltre che a reggere il fronte dell’emergenza, a educare la popolazione ad avere comportamenti responsabili. Potenziamo quanto c’è già. Se il territorio ravvisa la necessità di un aiuto, si attiva il sistema, il ‘Centro operativo comunale’ pianifica i punti critici e all’interno del Piano comunale di Protezione Civile si interviene con il supporto di chi è abituato a fare informazione alla popolazione. Tutto questo se si riscontra una necessità legata all’emergenza ed a far ripartire il paese. Non stiamo parlando di sagre, fiere o eventi programmati, bensì di rimettere in funzione il tessuto delle nostre città, dei nostri paesi. Il tavolo nazionale del coordinamento del Volontariato della Protezione Civile può verificare e affrontare ogni necessità”.